Antonio Di Pietro è un grande. Più che nel senso politico, dal punto di vista telefilmico. Non passa volta che, invitato nei vari talk-show, non si lasci scappare un riferimento ai telefilm. Come abbiamo riportato nelle "Edicole di Lou" dei mesi scorsi, da "Matrix" a "Porta a Porta", il Tonino nazionale considera le serie tv come qualcosa al di fuori della realtà. Fantasie, favole. Sul suo sito-blog (www.antoniodipietro.it), in merito al terrorismo, l'ex magistrato scrive testuale: "La politica del volemose bene, in caso di guerra, va bene nei telefilm. Non nella realtà". Sui servizi segreti, il nostro commenta sempre sul suo spazio Internet: "Ci sono certi mezzi, si usano determinati metodi, e c’è un tale alone di irresponsabilità, che sembra un telefilm". La domanda sorge spontanea: ma che telefilm guarda Di Pietro? Che c'azzecca? Il fatto è che forse Di Pietro è rimasto ai tempi de "L'Uomo di Atlantide", pensa che i telefilm siano ancora "Fantasilandia" o "Love Boat", seguiva "Giudice di notte" quando indossava la toga in aula. Se avesse dato uno sguardo a "West Wing" e "24", tanto per dire, forse cambierebbe idea sull'irrealtà dei serial. E' solo un suggerimento, per carità. Se poi non si convincesse, siamo pronti ad alzare le mani. Mani pulite, ovviamente.
(Articolo di Leo Damerini pubblicato su "Telefilm Magazine")
1 commento:
L'ho notato anche io...chissà qual è la sua serie preferita...
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