martedì 16 ottobre 2007

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

LIBERO
Ecco la Mora-toria per "Dirt"! L'agente al centro di Vallettopoli commenta il debutto del telefilm presentato in anteprima al "Telefilm Festival"
"“Dirt” è un telefilm pazzesco. Ne avevo sentito parlare. Ma dopo la prima puntata sono diventato un fan accanito della serie. Racconta il mondo delle riviste scandalistiche e delle celebrità americane. Mi sono gustato il primo episodio domenica scorsa, a casa mia con Aida Yespica, Costantino Vitagliano, altri artisti e collaboratori. Devo dire che siamo tutti quanti rimasti a bocca aperta. Peccato che il telefilm vada in onda la domenica sera, giorno in cui sono impegnato con la discoteca Hollywood, con cui collaboro e dove ho l’obbligo di presenziare. Ma non mi preoccupo: farò registrare tutte le puntate da Norma, la mia collaboratrice domestica. Il direttore Lucy Spiller, interpretato dalla fantastica Courteney Cox, sembra proprio Alfonso Signorini. Uno che di fronte alla notizia non guarda in faccia nessuno. Solo così facendo si diventa i migliori nel proprio campo. Il gossip che ho visto in “Dirt” è molto somigliante a quello nostrano. Alcune vicende, anzi la maggior parte delle vicende e dei servizi, mi ricordano anche il modo di lavorare dell’agenzia del mio amico Fabrizio Corona. Non serve un telefilm americano, però, per scoprire che molte volte sono gli stessi personaggi famosi a dare le notizie ai giornalisti. Anch’io, nella mia agenzia, di “serpi” ne ho parecchie. Ma niente nomi. Nel telefilm c’è un personaggio che mi ha colpito particolarmente. Un attore fallito e disoccupato. Nessun regista lo chiama più, al suo agente arrivano solo proposte di serie B. Ha bisogno di un bell’articolo che lo rilanci. Allora si “allea” con la rivista. Lui diventa una fonte: spiffera scoop e notizie pruriginose, come quella di un’attrice con qualche vizietto di troppo, che resta incinta dopo un rapporto occasionale. In cambio, ottiene un ampio servizio sul settimanale. Così, finalmente, arriva una grossa offerta di lavoro e di conseguenza la carriera s’impenna. Ne ho visti parecchi, nella mia attività di manager, casi simili a questo, ma nessuno per fortuna è mai finito in modo tragico come nel telefilm. Ovviamente non posso fare nomi, altrimenti perderei i miei assistiti...Un altra figura che mi ha incuriosito e trovo molto verosimile è quella del paparazzo, interpretato da Ian Hart. I fotografi d’assalto sono tutti un po’ strani, proprio come nel telefilm. Qui c’è Don, un reporter in gamba ma po’ schizzato, il cui unico affetto è un gatto che ama come un figlio. Io mi ricordo di un tale Mirketto. Paparazzo romano fuori di testa, ma simpaticissimo e bravissimo. Trovo che gli americani, quando realizzano serie come questa, siano davvero “avanti”. Nella nostra tv “Dirt” avrà un certo successo, di nicchia però. Sono sicuro che appassionerà gli addetti ai lavori e il pubblico dei ragazzini. In Italia credo che non riuscirebbero mai a fare una serie così forte e realistica sul mondo della tv. I contenuti sono troppo forti: sesso consumato, droga, ricatti, linguaggio spinto. Un vero peccato. L’Italia non è pronta per una serie così esplicita. Ma se dovessi proprio ipotizzare quali potrebbero essere gli attori e i protagonisti di un “Dirt” nostrano, azzarderei il nome di Corona. Anche Daniele Interrante lo vedrei bene come paparazzo. Nel ruolo della temutissima “direttora”, Sabrina Ferilli sarebbe perfetta. Una donna con gli “attributi”. Mi lascia perplesso un particolare. Il titolo del telefilm: “Dirt”, che in italiano significa “brutto, sporco”. Non credo che il pettegolezzo sia così spregevole. Se fatto bene, con scrupolo e con le giuste verifiche, non con l’intenzione di diffamare, ma solo per informare, se racconta sempre e solo la verità, il gossip va fatto. E poi, come dicono i miei amici direttori dei giornali, «non esiste il frigorifero delle notizie». Non sono un giornalista, ma secondo il mio modesto parere, sei hai in mano uno scoop, lo devi pubblicare. Molte volte il gossip viene accomunato alla parola bellezza. Ma il “gossip bellezza” di fatto non esiste. Il pettegolezzo esalta la gente, ma allo stesso tempo riesce a distruggerla. Proprio come è successo nella vicenda legata all’inchiesta di Vallettopoli. I media negli ultimi mesi mi hanno massacrato, e ancora oggi faccio fatica a capire che cosa ho fatto. Pazienza. Mentre cerco la soluzione, continuerò a guardare “Dirt”. Magari imparerò qualcosa".
(Lele Mora, testo raccolto da Alessandra Menzani, 16.10.2007)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

WOW!! bellissimo questo blog sui telefilm!! Io sn una telefilm-addicted! Passerò spesso a dare un'okkiata!! ;)

Anonimo ha detto...

Si, bravo Mora, impara a startene zitto, vah!

kylie ha detto...

No Mora a commentare Dirt no!!!!!!!!!!E anche Signorini hanno interpellato i giornali italiani, che tristezza.
Voi che siete seri non riportate sta' monnezza.

Anonimo ha detto...

Da quando l'ho letto, io, lettore di LIBERO, non compro più il giornale...E' un'indecenza che si lasci scrivere uno come Lele Mora

Anonimo ha detto...

Danyvox,
difficile non esserlo!

Anonimo ha detto...

Se il signor Mora paragona Lucy Spiller a Signorini e il fotografo a Corona, mi sa che non ci ha capito tanto di Dirt. Che se ne andasse all'Hollywood, magari lì lo prendono sul serio!

Silvia_Ciao ha detto...

Solo io sono stata in grado di perdermi la prima puntata.. Mora che scrive su un giornale come Libero?
Poi ci si lamenta che l'Italia vada a rotoli..
Mah

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