martedì 26 settembre 2006
SGUARDO FETISH - Videochiamami dallo spazio: i cellulari ante-litteram di "Star Trek" e "Spazio: 1999"
E' da 1X2. Nel derby tra "Star Trek" serie classica e "Spazio: 1999" non saprei cosa scegliere: era meglio il Comunicatore del Capitano Kirk o quello del Comandante Koenig? In pratica è come se mettessimo a confronto la TIM e 3: se il primo lo usava come un antesignano dei moderni Motorola ed era solo vocale, il secondo poteva anche vedere l'interlocutore (più che altro quello sfigato di Carter, il cameriere delle Aquile). Forse vi viene da dire che stanotte potrete dormire lo stesso, ma è stato uno dei quesiti che ha caratterizzato una generazione. Come quando a Subbuteo dovevi scegliere tra l'Italia e l'Inghilterra, le due squadre che ti ritrovavi nella scatola basic: se facevi navigare l'immaginazione, l'Inghilterra poteva essere la Germania (i pantaloncini erano talmente blu scuro che li potevi scambiare per neri). Oppure quando lo Slaim venne surclassato dalla Micronite, la classica pista Polistil superata in curva dalla Sorpasser...Ma, tornando in argomento, sono i due capoccia dello spazio ad aver lanciato due gadget che in qualche modo hanno anticipato i tempi. Il primo lo attivava con una spavalderia degna di un abbonamento "più chiami e più ti ricarichi": Kirk teneva il Comunicatore in qualche posto sul di dietro e quando c'era un'urgenza lo estraeva senza sforzi e senza che il ciuffo si scomponesse più di tanto (qualche maligno ha detto che non lo poggiava all'orecchio come qualsiasi umanoide avrebbe fatto per non rovinarsi la scultorea capigliatura). Più isterico Koenig: con quel suo antenato del Nokia primo modello, che se lo tenevi in tasca la dottoressa Russell ti poteva chiedere: "è il Comunicatore o sei solo contento di vedermi?", aveva un rapporto al limite del collerico; ne sentiva l'esigenza per lanciare allarmi o per videochattare a luci rosse con quella figona trasformista di Maya (magari le chiedeva di fare la "porca" e lei, zac, detto fatto, si trasmutava e grugniva nel mini-schermo del videotelefonino ante litteram); per attivarlo pigiava il bottone come se stesse schiacciando una cimice che ti ha rotto le palle per ore, ben sapendo che la sua fine avrebbe coinciso con una puzza tremenda. Se ci fosse una compagnia telefonica che si vuol distinguere, potrebbe puntare su uno spot del genere: Kirk e Koenig che si videochiamano dandosi appuntamento da qualche parte lassù nello spazio. Enterprise chiama Aquila. Se Fonzie è salito su una Citroen, potrebbe accadere anche questo. Il tenente Uhura ministra con portafogli di tutti i gestori telefonici della galassia, questo vorremmo. Andare in giro per Corso Buenos Aires e quando ti fermano per venderti l'ennesima borsa tarocca estrarre il Comunicatore d'ordinanza e sapere che lassù c'è sempre qualcuno che ti ascolta, pronto a teletrasportarti via. I Comunicatori di un tempo avrebbero però dovuto darci una lezione, in vista dei cellulari di oggi. A volte è meglio staccare la spina, il ricaricatore, la memory card. Abbandonarsi ai nostri mondi di cartapesta come Kirk, guardare fuori dall'oblò come Koenig, accorgersi che la nostra astronave a volte va alla deriva e non c'è alcun segnale che ci possa salvare. Così ossessivamente sempre rintracciabili, che se dimentichi il cellulare a casa ti senti perso, staccato col mondo. Con l'universo. Laggiù nello spazio profondo, dove nessuna compagnia (telefonica) può arrivare e dove la disperazione diventa angoscia quando ti accorgi che non c'è più speranza perchè non c'è più campo.
(Articolo di Leo Damerini tratto dal numero di Settembre di "Telefilm Magazine")
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1 commento:
Meglio il comunicatore di Koening
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