NEWS - E' tutto pronto per il telefilm "Lipstick Jungle", il post "Sex and the City" di Candace Bushnell. "Libero" rivela: Gina Gershon, Melissa George e Bridget Fonda scelte quali sexy protagoniste
Gina Gershon, Melissa George e Bridget Fonda. Saranno loro a dare i volti a Wendy, Nico e Victory, il trio di quarantenni in carriera di “Lipstick Jungle”, il nuovo best seller dell’autrice di “Sex and the city”, Candace Bushnell, che la Nbc sta trasformando in una serie tv. Il degno sequel delle single di Manhattan, sperano le fanatiche.Le attrici interpreteranno le tre scatenate donne d’affari, belle e ricchissime, che cercheranno di fare dimenticare - impresa ardua - le trentenni Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, eroine del telefilm targato Hbo. Come le quattro “sorelline” minori, amano gli uomini, vivono a New York e vanno pazze per la vita notturna della Grande Mela. La differenza è che le star di “Lipstick Jungle” (la giungla del rossetto) puntano più su soldi e carriera che sul sesso e le relazioni sentimentali.
LE NUOVE EROINE. Ecco chi sono. C’è Nico, direttrice di un magazine alla moda, moglie di un uomo fedele ma noioso, mamma di una ragazzina dodicenne. Il suo amante è un modello di vent’anni più giovane (sarà l’attore Matthew Morrison), come detta l’ultima tendenza americana e non (vedi Demi Moore con il baby marito Ashton Kutcher). Ha tre figli e un marito sexy ma disoccupato Wendy, produttrice cinematografica di successo. L’unica single è Victory (che probabilmente avrà il volto della Fonda), stilista del momento, ma il lieve calo dopo il mezzo flop della sua ultima sfilata. Se Carrie e le amiche si davano appuntamento al ristorante per parlare di amanti e vibratori, le nuove protagoniste preferiscono discutere di lavoro. Ambiziose, hanno investito tutto sull’affermazione professionale e guai se l’ultima ventenne arrivata tenta di soffiare loro un’ occasione. Secondo la Bushnell, “Lipstick” è uno «di quei libri filosofici», che spiega cosa succede quando delle trentenni, come le ragazze di “Sex and the city”, raggiungono la soglia dei quaranta e cominciano a raggiungere traguardi importanti nella carriera.L’ atteso puntata “pilota” di “Lipstick Jungle” (in Italia, il libro è edito da Piemme, 17 euro) è previsto a gennaio sulla televisione americana. Il produttore è Robin Schiff, che per il piccolo schermo ha già realizzato i telefilm “Miss Match”, “Coupling” e il flop “Emily Reason’s Why not” con Heather Graham. Come è accaduto per Sarah Jessica Parker (che prima di dare il volto a Carrie era condannata a ruoli secondari al cinema), il serial potrebbe rilanciare le carriere un po’ traballanti delle sue protagoniste. Bridget Fonda, 42 anni, è parecchio tempo che non azzecca un film (tra i suoi successi, “Singles” e “City Hall”, entrambi datati anni Novanta), mentre Gina Gershon, 44 anni, esplosa come sex symbol con “Bound”, ha avuto un certo seguito in diverse serie tv. Meno conosciuta, la bionda Melissa George, 32 anni, vista al cinema in “Mulholland Drive” di David Lynch e anche in “Derailed”. Se “Lipstick Jungle” si candida come vero erede di “Sex and the city” (se non altro perché l’autrice è la stessa), sono stati molti, fino a ora, i tentativi imitazione più o meno riusciti della serie di culto, di cui La7 sta trasmettendo le ennesime repliche. Appena spunta un film, una fiction o un nuova serie che anche lontanamente parli di sesso o di un gruppo di amiche chiacchierone, si scatenano slogan come «Il sequel Sex and the city» o «l’erede di Carrie Bradshow». Ma - naufragato il progetto di un sequel cinematografico - per ora nessuno prodotto è risultato all’altezza delle quattro trentenni di Manhattan. I produttori del saffico “The L World” (in Italia in onda su La7) avevano tentato di lanciare il serial come un “Sex” versione “lesbo”. Anche le quarantenni di “Desperate Howsewives” risultano lontane dal precedente tv. Nel telefilm di Italia 1 “Grey’s Anathomy”, poi, la protagonista, un medico con problemi sentimentali, ricorda Carrie in versione ospedaliera. È stato un flop negli Usa la scopiazzature “Related”, storia di tre sorelle di Brooklyn. Anche la Russia ha provato a “clonare” la seria, con “Le età di Balzac”.
LE SINGLE ITALIANE. Anche i nostri produttori cavalcano (in ritardo) l’onda del successo delle “sexers”. Mediaset sta progettando “Donne in carriera”, una nuova fiction lanciata come un mix high class tra “ Sex and the city ” e “Casalinghe disperate”. Nel cast, Valeria Marini. Martina Colombari, poi, è stata il volto di “Radio Sex”, una sit-com trasgressiva proposta da Rosso Alice. Anche il teatro non si è lasciato sfuggire l’idea, con una pièce (dal titolo “Sex in the city”) in cui il mitico Mister Big è interpretato dal prezzemolino Beppe Covertini. Per trovare un degno sequel, le appassionate sperano nella trasposizione tv di “Lipstick Jungle”. Qui, al posto del sesso, ci sono soldi e potere. Perché, dicono le tre amiche, l’amore finisce, la carriera no. (Articolo di Alessandra Menzani per "Libero", in edicola oggi)
martedì 15 agosto 2006
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