mercoledì 19 aprile 2006

TELEFILM FESTIVAL 2006 - In Anteprima Europea domenica 7 maggio "Everybody hates Chris", la serie più Rock della tv
Tutti amano Chris Rock, altro che odiarlo. Eletto dalla bibbia americana "Entertainment Weekly" al top dei 5 programmi da vedere nel 2005, "Everybody hates Chris" - in Anteprima Europea al "Telefilm Festival" domenica 7 maggio e in onda dall'8 maggio, il lunedì, su Paramount Comedy - è l'erede black della sit-com stracult "Tutti amano Raymond", conclusasi proprio nel 2005 in America. Solo che qui si narrano le vicende autobiografiche di Rock, l'attore di colore più amato dalla critica e dal pubblico a "stelle e strisce", il quale oltre ad aver presentato gli Oscar nel 2005 è cresciuto nella palestra comica del Saturday Night Live (dal 1990 al 1993) ed è stato insignito, sempre da "Entertainment Weekly", del titolo di "attore più comico d'America". I critici vedono in lui l'erede di Eddie Murphy (non per niente era al suo fianco nel cast del film Beverly Hills Cop II), ma reputano che Chris abbia maggiori potenzialità (Murphy non ha mai sfondato in televisione). Logico quindi che la serie costruita a sua immagine e somiglianza abbia fatto sfracelli e nel 2006 abbia conseguito 2 Image Awards (i premi assegnati annualmente dalla comunità afro-americana ai programmi meritevoli di diffondere la propria cultura). La storia parte da quando il nostro aveva 13 anni a Brooklyn, nel 1982. "Ma non aspettatevi una ricostruzione accurata - confida il quarantenne Chris Rock - in realtà quando avevo 13 anni correva l'anno 1978. Solo che non volevamo toccare gli anni '70, già così ipersfruttati, quanto vivere la moda revival degli anni '80, così cool e pieni di spunti comici, a partire dall'abbigliamento eccessivo...". Rock, che nella serie si prodiga nelle vesti di voce narrante e da produttore esecutivo, vede nell'attore che lo interpreta da adolescente - uno strepitoso Tyler James Williams - una sorta di perfetto alter ego in flashback. "In lui rivedo il mio passato con la possibilità di riviverlo con ironia: è meglio di una seduta psicanalitica". "Ci siamo rifatti a molti particolari e feticci degli anni '80 che rivisti oggi fanno ridere solo a vederli - spiega Ali LeRoi, fedele collaboratore-sceneggiatore di Chris Rock - come nell'occasione dell'episodio in cui il protagonista, ad una festa di Halloween, si traveste da Prince. Con quei stivaloni zatterati, la camicia con le rouches e la giacca con le spalline aerospaziali, la troupe si è messa a ridere appena Tyler è uscito dal camerino...". A parte il cameo di Adam Sandler, la serie non prevede volti famosi a far capolino sul set. "Questa non è una serie che vive di guest-stars come Will&Grace - sottolinea un Chris più Rock che mai - Io faccio il comico, non l'addetto al casting...". Bandite anche le risate in sottofondo, contravvenendo alle regole delle sit-com classiche ma in linea con il nuovo corso post 11 settembre 2001, come ha dimostrato ad esempio Arrested Development. Inutili le spezie quando il prodotto è già buono, si rischia di contaminare l'ottimo sapore naturale.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ne parlano un gran bene sui siti delle riviste americane come Tv Guide

Anonimo ha detto...

Assomiglia al mitico Arnold, in effetti...

Anonimo ha detto...

NON ME LO PERDO!

Anonimo ha detto...

Urka, la somiglianza è notevole

Anonimo ha detto...

mi pare figo...che ora lo fanno?
FG

Anonimo ha detto...

Very pretty site! Keep working. thnx!
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