venerdì 24 agosto 2018

NEWS - Anteprima, sul set di "Baby", la serie made in Italy sulle squillo minorenni di Roma pronte a sedurre il mondo: in 190 Paesi entro fine 2018. Schiera di esordienti e scritta dal collettivo Grams, cresciuta a "pane e 'Breaking Bad'"...

News tratta da "Il Messaggero"
I corridoi asettici di una scuola esclusiva - potrebbe essere indifferentemente un liceo italiano o un campus anglosassone - brulicano di studenti in divisa. Dialogo concitato tra un ragazzo e una ragazza: «Cosa ti ho fatto, me lo dici?». «Tu non c'entri nulla». Appartato in un angolo, un giovane cerca compulsivamente compagnia su Grindr, l'app degli incontri gay. L'interno di un bagno ospita invece le confessioni "pericolose" di due studentesse. Si respira tensione, disagio esistenziale, trasgressione latente. Il regista Andrea De Sica, in bermuda dietro un monitor, grida: «Stop!» e per qualche minuto il set si ferma. Siamo a Roma, nell'università di Tor Vergata trasformata per qualche settimana nell'immaginario Liceo Collodi: si gira Baby, la serie originale Netflix prodotta da Fabula Pictures, regia dei sei episodi spartita tra De Sica (quattro) e Anna Negri (due). Ispirata a fatti di cronaca recenti che hanno sconvolto l'opinione pubblica, la serie è destinata a fare scalpore: protagonista è infatti la «vita segreta», o meglio inconfessabile, di alcuni teenagerdei quartieri alti di Roma. Prostituzione minorile, droga, bullismo, omosessualità, suicidio, integrazione, conflitti familiari: a partire dallo scandalo delle "baby squillo" che esercitavano ai Parioli, sono tanti i temi "bollenti" affrontati dalla serie che sarà disponibile in 190 Paesi entro la fine dell'anno ed è interpretata da una quarantina di attori giovanissimi, sia volti noti sia sconosciuti, facce pulite e anime tormentate: Benedetta Porcaroli, Alice Pagani, Riccardo Mandolini, Chabeli Sastre Gonzalez, Brando Pacitto, Lorenzo Zurzolo. I loro rispettivi personaggi sembrano condannati alla trasgressione, declinata in forme diverse, «perché sono disperatamente in cerca d'amore», spiegano gli sceneggiatori, tutti under 30, del collettivo Grams scelto per portare nella serie la verità dei giovani vista «dal di dentro»: è la loro scrittura, definita «audace», la novità forse più significativa del progetto. Ma del cast fanno parte anche Isabella Ferrari nei panni di una mamma "pariola" apparentemente sicura di sé ma molto fragile, Claudia Pandolfi (una prof della scuola), Paolo Calabresi nel ruolo ingrato del "localaro" che recluta le ragazze per poi darle in pasto a clienti senza vergogna che hanno la stessa età dei loro padri. De Sica, 36 anni, terza generazione della gloriosa dinastia artistica (è figlio di Manuel e della produttrice Tilde Corsi, nonché nipote di Vittorio), è stato scritturato dopo aver diretto il premiatissimo film d'esordio I figli della notte sulle amicizie «maledette» di alcuni ragazzi altoborghesi. E apparso dunque il regista giusto per maneggiare con sicurezza e una buona dose di oggettività l'incandescente materia della serie Netflix. «Baby racconta, al di fuori degli stereotipi e senza giudizi morali, i conflitti profondi che nascono in un ambiente agiato», spiega Andrea, «i nostri pariolini somigliano ai ragazzi di qualunque quartiere e di qualunque estrazione. Le loro storie riflettono romanticismo e cattiveria, sono tutt'altro che edulcorate. E abbiamo cercato di dare alla serie una connotazione internazionale: per intenderci, qui non ci sa no i banchi rotti e i graffiti del Mamiani che abbiamo visto fino alla nausea in troppi film italiani». Il produttore Nicola De Angelis afferma che lavorare per Netflix «è un'esperienza a 360 gradi estrema e interessante, caratterizzata dalla libertà assoluta e dalla velocità dei tempi di attuazione». Annuiscono i ragazzi del Grams che sono spesso presenti sul set e, mantenendo un rapporto quasi simbiotico con il regista e gli attori, hanno portato nel progetto Baby non solo un linguaggio ma anche un modo inedito di lavorare. «Il caso delle squillo minorenni ha rappresentato solo uno spunto da cui siamo partiti ma da cui ci siamo presto staccati per raccontare le vite segrete dei giovani della Roma bene», spiega Eleonora Trucchi, 25 anni. «La serie è una storia di formazione che vede contrapposti teenager che fanno gli adulti e adulti che si comportano da bambini», aggiunge Antonio Le Fosse, 25 anni. «I nostri protagonisti soffrono tanto, ma i grandi ignorano il loro dolore», incalza Giacomo Mazzariol, 21. «Abbiamo indagato sul vuoto esistenziale di questi ragazzi senza giudicare le loro azioni», incalzano Re Salvador, 28, e Marco Raspanti, 29. Curiosità: nessuno di loro proviene dai Parioli, il quartiere un po' ingenuamente e sbrigativamente considerato l'epicentro di ogni vizio. In compenso raccontano di essersi formati con le grandi serie americane: «Siamo cresciuti a pane e Breaking Bad». Sentono di appartenere a un mondo in cui «le Instagram Stories hanno sostiutito la tv» e non vogliono rimanere estranei al processo produttivo: «Il mercato internazionale è importante». Infatti i loro discorsi sono disseminati di termini come "payoff", "endorsement", "core business" e così via. Tant'è. Ma un fatto è certo: le teenager perdute di Baby sono pronte a fare il "botto" in tutto il mondo.

mercoledì 22 agosto 2018

NEWS - Achtung, compagni! Netflix inserisce la pubblicità tra una puntata e l'altra delle serie tv!
News tratta da "Italia Oggi"
Gli spot arrivano su Netflix, o meglio i promo. Il gigante dello streaming online ha infatti iniziato a testare un nuovo modo di promuovere i propri programmi sugli stessi abbonati: mostrando brevi filmati che pubblicizzano altri contenuti. I promo sono inseriti da Netflix fra una puntata e quella successiva della serie che si sta guardando. La piattaforma, infatti, è stata la prima a introdurre la visione di una puntata dopo l'altra: una comodità per l'utente e un modo con cui Netflix riesce a trattenere sulla propria piattaforma gli spettatori più a lungo. Ebbene fra una puntata e un'altra c'è un conto alla rovescia di pochi minuti inserito per dare la possibilità eventualmente agli utenti di fermare la riproduzione, ed è proprio durante questo countdown che sono inseriti i promo. Ovviamente, come tutto quello che fa la società di Reed Hastings, i consigli sono targetizzati, ovvero basati sull'analisi dei dati dell'utente e sulla proiezione delle sue preferenze. Anche questo un modo con cui Netflix può coinvolgere maggiormente i propri abbonati portandoli a seguire una serie dopo l'altra. «Stiamo testando se le raccomandazioni tra gli episodi aiutino i membri a scoprire più velocemente storie che apprezzeranno», ha dichiarato con una nota Netflix al sito Cord Cutters, chiarendo che gli spettatori saranno in grado di saltare gli annunci Hastings ha però escluso diverse volte di voler inserire pubblicità da società esterne sul suo servizio, definendo la mancanza di spot un «elemento chiave di differenziazione». Ma quando si tratta di spendere soldi per promuovere i propri show, il ceo preferirebbe che l'algoritmo facesse il proprio lavoro. «Il nostro sogno del Santo Graal è che il servizio sia stato così bravo a promuovere i nuovi contenuti che non avremmo dovuto spendere esternamente» in pubblicità, ha detto Hastings durante la presentazione dell'ultima trimestrale. Per contro Netflix utilizza il product placement nei contenuti che produce, che costa tra i 50 mila e i 500 mila dollari a episodio (tra i 44 e i 450 mila euro). Netflix fa centinaia di test all'anno per aiutare le persone a trovare contenuti: «Un paio di anni fa», ha spiegato ancora l'azienda, «abbiamo introdotto le anteprime video all'esperienza tv, perché abbiamo visto che riduceva significativamente il tempo impiegato dai membri navigando e aiutandoli a trovare ancora più velocemente qualcosa che gli sarebbe piaciuto guardare. Da allora, abbiamo sperimentato ancora di più con video basati su consigli personalizzati per show e film sul servizio o in arrivo, e continuiamo a imparare dai nostri membri». Nel 2018 Netflix ha messo sul piatto 8 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro) per la produzione di contenuti originali (e ormai il trend di questa voce vede un aumento di un miliardo di dollari all'anno da un po' di anni), e nei primi sei mesi dell'anno ha investito oltre un miliardo di dollari (850 milioni di euro) in promozione e marketing. Peraltro, come mostrato dai dati dell'ultimo trimestre, la crescita degli abbonati è al di sotto delle aspettative: 5,2 milioni di nuove sottoscrizioni, rispetto ai 6,2 milioni attesi. In particolare, è il mercato Usa a essersi fermato, con 670 mila nuovi abbonati rispetto agli 1,2 min attesi, mentre nei mercati internazionali sono arrivati 4,47 milioni di nuovi abbonati a Netflix rispetto ai 5 min previsti.

martedì 21 agosto 2018

NEWS - Tremate, tremate, le streghe son crollate. Asia, una Rose con molte spine: l'ex "charmed" McGowan scarica la Argento dopo le accuse di aver molestato un minorenne

News tratta da "Libero"
Rose McGowan, star americana di origini italiane (è nata a Certaldo, in provincia di Firenze) e capofila del movimento #MeToo, di fatto ha scaricato Asia Argento. «Ho il cuore spezzato. Continuerò il mio lavoro in difesa delle vittime delle molestie» ha scritto ieri su Twitter, sottolineando di aver conosciuto la Argento dieci mesi fa (come a prendere totalmente le distanze dalla collega meno nota) e che il loro punto in comune è «di essere state aggredite da Harvey Weinstein». McGowan, salita alla ribalta nel ruolo di Paige Matthews nella serie tv "Streghe" e per la sua presenza nei film della saga horror Grindhouse, a fine 2017 era finita sulla copertina della rivista statunitense Time come persona dell' anno per aver «rotto il silenzio». Dopo quattro ore dal primo tweet l' attrice americana ne ha scritto un altro: «Nessuno di noi conosce la verità sull' accaduto e sono sicura che verrà rivelato dell' altro. Siate gentili». Gentilissimi. Infatti il web ribolle di sfottò più o meno ripetibili.

lunedì 20 agosto 2018

NEWS - Achtung, compagni! Lo streaming di Disney sarà meno caro di quello di Netflix (te credo: library meno ricca...!)
News tratta da "Vulture"
As Disney slowly absorbs all of Fox’s content and ends several licensing deals over the next year, a new streaming service will rise. Disney CEO Bob Iger walked investors through the company’s planned streaming venture today, and as Variety reports, it’s set to arrive near the end of 2019. Iger indicated the service might end up being cheaper than Netflix, due to the fact that its library won’t be as large. But not to worry, that library is going to include everything from Disney’s live-action version of Dumbo to Captain Marvel to the next Avengers movie. Disney is even making content exclusively for the service, including the upcoming live-action version of Lady and the Tramp. It’ll be worth whatever it costs just to see how they get real dogs to eat spaghetti that gracefully. Iger also said they plan for Pixar, Marvel, and Lucas film to contribute content, but that any Star Wars movies made before 2019 will not initially be included due to licensing deals. But, honestly, if you need to re-watch those movies that much you should probably just buy them on DVD. Seriously. They sell them in sets. Calm down.

venerdì 17 agosto 2018

NEWS - Netflix, abbiamo un problema sulle terze stagioni! Dopo il cast di "Stranger Things", anche quello di "Tredici" chiede l'aumento per la stagione 3. E sulla crescita d'ascolti tra la prima e la seconda non ci sono prove...

News tratta da "Deadline"
It’s come down to the wire for Netflix’s hugely popular drama series 13 Reasons Why, which is scheduled to do the first table read for the upcoming third season tomorrow but its eight core cast members are still renegotiating their contractsWe hear that negotiations are still ongoing but as of Wednesday night, there were no deals and the sides were still apart on money. However, we hear the gap has been bridged significantly today, and sources close to the situation sounded optimistic that agreements would be reached in time for Season 3’s start of production, scheduled for Monday. We hear Dylan Minnette, who has emerged as the sole lead following the departure of original star Katherine Langford, is seeking a Season 3 salary in the $200,000 per episode range, while Brandon Flynn, Alisha Boe, Justin Prentice, Christian Navarro, Miles Heizer, Devin Druid and Ross Butler are looking for about $150,000 an episode. That is way above the group’s start salaries, said to be in the $20,000 – $60,000 an episode range, with Minnette believed to have started higher, around or north of $80,000. It is customary for the cast of successful shows to seek raises after Season 2. The impetus for the salary demands by the 13 Reasons Why actors likely were the huge raises that the cast of another hit Netflix series, Stranger Things, recently gotheading into Season 3. They are believed to be paid as much as $350,000 an episode for the adult leads and $250,000 an episode for the child actors this season. There is a difference in the size of the orders. Stranger Things will produce eight episodes while 13 Reasons Whys order is for 13 episodes, which may explain some of the per-episode salary discrepancies between the two shows as the per-season compensation is relatively on par. We hear Paramount TV, which produces the series with Anonymous Content, and Netflix have been trying to close the new deals for the 13 Reasons Why actors today with new offers closer to the ask (we hear for the seven, it’s about $135,000 an episode in Season 3, rising to $150,000 in Season 4; for Minnette we hear the remaining gap is about $20,000). We will update if/when agreements are reached. All actors are still under contracts, so we hear expectation is that they would show up for work though the studio would like to wrap the renegotiations before that. 13 Reasons Why was a breakout hit for Netflix. While it has faced controversy over its graphic depictions of suicide and sexual violence, it is among Netflix’s most watched series. We hear that Netflix has said during the negotiations that ratings have slipped from Season 1 to Season 2 but since the streaming service does not release viewership data, that is hard to substantiateIn recent weeks, following 13 Reasons Why‘s Season 3 renewal, Netflix executives have been effusive in their praise of the show’s performance. “13 Reasons Why has been enormously popular and successful. It’s engaging content,” CEO Reed Hastings recently said  during the company’s annual shareholder meeting. “It is controversial. But nobody has to watch it.” At TCA several days ago, Netflix VP content Cindy Halland also called 13 Reasons Why “one of our most popular shows.”

mercoledì 15 agosto 2018

GOSSIP - Ashley Benson e Cara Delevingne si baciano pubblicamente all'aeroporto: Ferragosto alla luce del sole per la coppia sempre più consolidata
Cara Delevingne and Ashley Benson are sharing a smooch! The 26-year-old Valerian and the City of a Thousand Planets actress and model and the 28-year-old Pretty Little Liars star were seen sharing a passionate kiss at Heathrow airport on Tuesday (August 14) in London, England. Ashley was also seen wearing a “C” necklace! The two have long made headlines for their rumored romance ever since stepping out holding hands during what looked like a double date back in April in New York City. The two were seen hitting a spa together earlier this month. They looked enamored with each other as they waited for a taxi outside of the airport terminal, with Cara wrapping her arm around Ashley. 

martedì 14 agosto 2018

lunedì 13 agosto 2018

NEWS - Quei Diavoli di Sky! Ingaggiano Patrick Dempsey nella co-produzione con Lux Vide di una serie tv sugli intrighi della finanza dove tra gli autori compare Daniele Cesarano, capo della fiction di Mediaset (!)
Sky Italia e Lux Vide annunciano la serie originale, Diavoli, le cui riprese inizieranno a fine settembre con il primo ciak battuto a Londra. La serie in 10 episodi, basata sull’omonimo best seller (ed. Rizzoli) di Guido Maria Brera, una eccezionale storia di finanza, potere e disinganni, sarà co-finanziata e distribuita a livello internazionale da Sky Vision ed è realizzata in collaborazione con Orange StudioIl cast di livello internazionale avrà come protagonisti il due volte nominato ai Golden Globes Patrick Dempsey, noto al pubblico mondiale per l’iconica interpretazione di Derek Shepherd in Grey’s Anatomy, e Alessandro Borghi, tra i talenti italiani più cristallini degli ultimi anni, apprezzato da pubblico e critica per le sue interpretazioni in Non essere cattivo, Suburra, Fortunata e The PlaceInsieme a loro Laia Costa (Victoria), Malachi Kirby (Radici), Paul Chowdhry (Swinging with the Finkels), Pia Mechler(Everything Is Wonderful), Harry Michell (Chubby Funny) e Sallie Harmsen (Blade Runner 2049). Diavoli sarà ambientata nella sede londinese di una grande banca americana, dove lo spregiudicato Head of Trading, Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) è stato accolto dall’Italia e cresciuto nel mondo finanziario da Dominic Morgan (Patrick Dempsey), CEO della banca. Quando finisce per ritrovarsi coinvolto in una guerra finanziaria intercontinentale che colpisce l’Europa, dovrà scegliere se allearsi con il suo mentore oppure combatterlo. Alla regia di questo nuovo progetto internazionale ci sarà l’inglese Nick Hurran, nome legato a serie tv di grande successo: Sherlock (per cui è stato nominato agli Emmy), Doctor Who, Fortitude, Altered Carbon, The Prisoners. A Hurran è affidata anche la supervisione artistica della serie. Lo affiancherà nel team di regia l’italiano Jan Michelini (I Medici). Il team di scrittura include Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Guido Maria Brera, Chris Lunt, Michael Walker, Ben Harris, Daniele Cesarano, Ezio Abate e Barbara Petronio.
Nils Hartmann, Direttore Produzioni Originali di Sky Italia, ha dichiarato: «Quando, più di 10 anni fa, Sky ha dato il via alle prime produzioni originali ci siamo dati una mission: non percorrere territori già battuti e continuare ad innovare. Nell’annunciare questo nuovo progetto ci sono la consapevolezza e l’entusiasmo di star andando, ancora, in quella direzione. E di farlo con a bordo un cast internazionale di registi, guidato da Nick Hurran, e interpreti davvero straordinari che metterà insieme, tra gli altri, Patrick Dempsey, un nome che ha fatto la storia della serialità negli USA, qui in un ruolo nuovo e sorprendente, e Alessandro Borghi, attore italiano tra i più talentuosi e versatili, che siamo orgogliosi di avere con noi. Un progetto ambizioso, nato dall’avvincente romanzo di un altro talento italiano, Guido Maria Brera, che segna il debutto per Sky in un genere rarissimo in Italia, il financial thriller, e inaugura la collaborazione con Lux Vide, brand di grandi successi italiani e internazionali con cui siamo orgogliosi di intraprendere questo viaggio». 
Luca Bernabei, Amministratore Delegato di Lux Vide, ha commentato: «Un tempo la finanza riguardava alcune persone ricche che avevano il capitale per “giocare” in borsa; ora la finanza si impadronisce delle vite di tutti noi e le cambia profondamente rendendoci in molti più poveri e alcuni privilegiati molto più ricchi. Questo mi ha colpito dello splendido romanzo di Guido Maria Brera I Diavoli che racconta i segreti dei nuovi padroni del mondo: i signori della finanza. Lux è orgogliosa di produrre con Sky Italia e con la distribuzione internazionale di Sky Vision questa nuova avvincentissima serie che racconterà le storie di uomini e donne che lavorano nei mercati finanziari non più per guadagnare soldi ma per diventare i padroni del mondo. Questa è la straordinarietà del racconto che ha colpito Sky Italia, spingendo il team Original Productions guidato da Nils Hartmann e affiancato da Sonia Rovai, a lavorare accanto al team Lux guidato da Sara Melodia per sviluppare delle sceneggiature assolutamente trasgressive e innovative. La bellezza dei copioni ha coinvolto prima un grande regista come Nick Hurran, affiancato da Jan Michelini, e poi grandi attori come Patrick Dempsey e il nostro Alessandro Borghi. Diavoli sarà la prima serie al mondo che svelerà i segreti dei nuovi padroni del mondo con storie avvincenti perché anche loro sono uomini anche se si comportano come dei».
Moreyba Bidessie, Scripted Acquisitions Manager di Sky Vision, ha aggiunto: «Questa serie sarà la prima produzione originale targata Sky Italia ad essere co-finanziata e distribuita a livello internazionale da Sky Vision, a riprova del costante impegno nel creare prodotti televisivi di primo ordine, a cui Sky Vision è orgogliosa di dare il proprio contributo. Diavoli è un irresistibile mix di atmosfere thriller e complotti, un racconto di come la seduzione del potere è in grado di intaccare e corrompere anche il più forte dei legami».
Le riprese di Diavoli – serie girata in inglese – inizieranno a fine settembre e si svolgeranno tra Londra e Roma per una durata complessiva di 24 settimane. La serie sarà trasmessa prossimamente in Italia su Sky e distribuita a livello internazionale da Sky Vision.
NEWS - "Streghe" per Milano! Una delle protagoniste della storica serie spera che il cast originario venga coinvolto nel reboot
Alyssa Milano is speaking out with her thoughts on the Charmed reboot. The 45-year-old actress, who stars in the new Netflix series Insatiable, wishes that the execs of the reboot reached out to her and the other original stars from the beginning. I wish that they would have come to us and we would have been involved since the beginning,” she told Entertainment Tonight. “But having said that, I do hope that it reaches the newer generation and impacts that generation the way ours was able to do for its generation.” Alyssa shot down the idea of making a cameo in an episode or even directing an episode. “I don’t think so,” she said. “I think that that ship has sailed for me.”

domenica 12 agosto 2018

GOSSIP - King is queen of..."Shape"! L'attrice di "HTGAWM" Aja Naomi King conquista la cover del magazine dello stare in forma

venerdì 10 agosto 2018

GOSSIP - "The Fall" in the sea...Jamie Dornan a Capri con moglie a rimorchio si concede doccia+tuffo con costume extra-large

giovedì 9 agosto 2018

NEWS - Anteprima! Do you know "Gomorra"? La quarta stagione espatria a Londra e si ispira al clan dei Polverino. Possibile sbarco al cinema nella primavera 2019 "con più di due episodi"

Articolo tratto da "Il Mattino"
Dopo l'ingresso dell'Alleanza voluta da Genny Savastano (Salvatore Esposito) nella seconda stagione, di Sangue Blu e Company nella terza, anche la quarta tranche di «Gomorra» vedrà protagonista una nuova fazione sul fronte del Sistema: si tratta di parenti del boss di Secondigliano che si legherà a loro per affari criminali. La nuova famiglia è ispirata ai Polverino, clan camorristico di Marano fortemente legato ai Nuvoletta, che resta radicato nell'area flegrea anche a dispetto di arresti, sequestri e condanne. Così ispirata che nella sceneggiatura i camorristi erano originariamente chiamati i «Polvere», poi la produzione ha deciso di cambiar lo ro cognome, perché troppo somigliante all'originale. Patrizia Santoro (Cristiana Dell'Anna), ormai al fianco di Genny dopo la morte di Pietro Savastano, troverà un nuovo amore proprio in questo clan, mettendo a rischio equilibri fragili e armati. Genny, intanto, dopo aver perso alleati, moglie e figlio, sarà costretto a scappare a Londra, dove cercherà nuovamente di internazionalizzare i suoi traffici, aprendo una finestra sulla realtà della corruzione finanziaria londinese e del riciclaggio del denaro sporco, di cui lo stesso Roberto Saviano, in passato, ha parlato al parlamento britannico. Portare Genny fuori da Napoli, stavolta, assumerà un significato diverso: quando andò in Honduras alla ricerca di nuove strade per il traffico della droga ne tornò cambiato, più forte e determinano, pronto per il ruolo di boss. Stavolta dovrà prendere decisioni difficili per pro- teggere la famiglia, svelando la sua emotività, ma anche dubbi e crepe nella ferocia camorristica, peraltro già intraviste nella serie precedente in Ciro l'Immortale. Lui, Marco D'Amore, ritornerà: morto come criminale nella fiction, ha vestito i panni di regista di alcune delle dodici puntate della quarta serie, insieme a Francesca Comencini e Claudio Cupellini. Eppure Salvatore Esposito sui social scherza: «Come andrà a finire tra Gennaro Savastano, Patrizia, Sangue blu, Valerio e i fratelli Capaccio, ultimi superstiti della squadra dei confederati? Ma soprattutto... Ciro è morto davvero oppure no? #Nunsapitchevaspett». Domande anche sul destino di Patrizia che, dopo l'omicidio di Scianèl (Cristina Donadio), ha postato delle fotografie con delle strane cicatrici che potrebbero lasciar pensare a una sua scomparsa dal set. Il produttore Riccardo Tozzi risponde in un'intervista a «Deadline»: «Nessuno è al sicuro. E stata una decisione consapevole fin dall'inizio per rendere tutto credibile. E come una tragedia greca». Se l'inizio di tutto ha avuto il suo cuore a Secondigliano, se la terza serie ha guardato alle paranze dei bambini ed è entrata nel centro storico partenopeo, stavolta le sceneggiature ci portano anche in altri snodi nevralgici della narrazione criminale campana, guardando alla provincia casertana, da Castel Volturno a Villa Literno. Si gira fino a novembre, anche in pieno agosto, con un contratto che vincola gli attori a non abbronzarsi e che li costringe a indossare giacche di pelle e Arresto e fuga del boss don Pietro La prima serie di «Gomorra» ha il cuore a Secondigliano, dove comanda don Pietro Savastano: arrestato per caso, la sua evasione sarà un capolavoro maglioni, calzini e cappelli, mentre il caldo rende l'aria irrespirabile. Obbligati a mantenere il silenzio, non possono pubblicare neanche una foto o una dichiarazione che possa lasciare intendere qualcosa sulla nuova serie. Si gira di notte e di giorno, dopo le riprese a Londra e a Bologna, è la volta di Napoli, tra le strade del centro storico dove Sangue Blu (Arturo Muselli) e Valerio (Lori De Luna) cercano L'Immortale. Nella seconda serie don Pietro ordina a Genny di uccidere Ciro, ma il figlio non eseguirà l'ordine e, alla fine, armerà l'amico: Savastano senior muore sulla tomba di donna lmma. La quarta stagione andrà in onda nella primavera del 2019 e si comincia già a immaginare di portarla di nuovo sul grande schermo, dopo il successo della proiezione delle prime due puntate della terza serie al cinema, anzi Andrea Scrosati di Sky Italia dichiara: «Penso che dovremmo essere più aggressivi e andare oltre i due episodi».

martedì 7 agosto 2018

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
In "Paris Etc." freschezza da Nouvelle Vague
"In «Paris Etc.», la serie tv dramedy al femminile in 12 episodi, c'è freschezza drammaturgica, una caratteristica di molti film francesi, fin dai tempi della Nouvelle Vague: la commedia non prevarica mai sull'esprit de finesse, così come il sociale non determina mai i destini delle protagoniste. La serie, visibile su TimVision, racconta le storie intrecciate di cinque donne parigine molto differenti tra di loro — sia come retroterra culturale che per età e periodo della propria vita — nel corso di un'intera stagione, da settembre con l'inizio del nuovo anno scolastico, fino al tanto atteso periodo natalizio. «Paris Etc.» ricostruisce le loro storie di amore, di fantasie, di nevrosi, seguendole tra risate, pianti, bevute, tra la voglia di crescere e la paura di invecchiare. Le storie sono contrappuntate da inserti in bianco e nero, come se il passato fosse un momento di condivisione conservato nelle teche. Ogni protagonista ha la sua storia, ma qualcosa le accomuna: rapporti di coppia discretamente complicati, figli problematici e una Parigi che ambisce essere la sesta protagonista (un po' come New York lo era per «Sex and the City»). «Parigi è per le macchine, basta con `ste biciclette», sostiene una parisienne. Mentre la voce fuori campo di una radio spiega, appunto, come la donna parigina sia il simbolo di un fascino indiscusso, un'icona di sensualità, Marianne, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, e il «compagno» Fred vengono sorpresi dal figlio Colin di 9 anni, mentre stanno facendo l'amore. E la ventenne Allison (Lou Roy-Lecollinet), arrivata a Parigi da Alsace per specializzarsi nel mondo culinario con uno stage nelle cucine di un luxury hotel, confessa che i suoi genitori hanno votato per il Front National. E Nora (Noidra Ayadi), traduttrice e interprete di origine tunisina, si trova in un periodo non semplice, tra i problemi dei figli e le discussioni con il partner Julien". (Aldo Grasso)

lunedì 6 agosto 2018

NEWS - Fermi tutti! JJ Abrams e il resto della produzione di "Lost" chiedono scusa a Evangeline Lilly dopo le accuse di essere stata costretta a girare scene seminuda

News tratta da Deadline.com
The creators and executive producers of the TV show Lost have issued an apology to actress Evangeline Lilly, who said earlier in an interview that she was made to feel “cornered” on the show’s set about doing partially nude scenes.
Creators and executive producers J.J. Abrams, Damon Lindelof, Jack Bender and Carlton Cuse issued a joint statement apology for the alleged problems on the show, which ran on ABC from 2004-2010. “Our response to Evie’s comments in the media was to immediately reach out to her to profoundly apologize for the experience she detailed while working on Lost,” the statement read. “We have not yet connected with her, but remain deeply and sincerely sorry. No person should ever feel unsafe at work. Period.” 
Lilly is currently featured in the film Ant-Man and the Wasp, and claimed in a recent podcast interview that she was “mortified and trembling” after filming a specific Lost scene. “In season 3, I’d had a bad experience on set with being basically cornered into doing a scene partially naked, and I felt had no choice in the matter,” Lilly said. “And I was mortified and I was trembling and when it finished, I was crying my eyes out and I had to go on do a very formidable, very strong scene thereafter.” She added: “In season 4, another scene came up where Kate was undressing and I fought very hard to have that scene be under my control and I failed to control it again. And so I then said, ‘That’s it, no more. You can write whatever you want—I won’t do it. I will never take my clothes off on this show again,’ and I didn’t.”Lilly previously said she flayed the skin off both of her forearms during a stunt that went wrong several years ago on the set of Lost.  Lilly also made it clear that the accident was no accident, accusing an unnamed stunt coordinator — who she described as “misogynistic” — of punishing her for defying his wish to have a stuntwoman do the stunt. It involved rolling off a thick tree branch high above the ground and hanging on for dear life, though there was no risk of falling because she was safely harnessed to the branch.

domenica 5 agosto 2018

NEWS - Aridaje! Evangeline Lilly continua a accusare la produzione di "Lost": "costretta a restare seminuda sul set! E il mio personaggio è passato da essere indipendente a rizzacazzi..."

News tratta da "Variety"
Evangeline Lilly says she felt pressured into filming partially-nude scenes on ABC’s hit fantasy drama “Lost.” The “Ant-Man and the Wasp” star, who played the show’s heroine Kate Austen during its six-season run, revealed in an interview for “The Lost Boys” podcast that she was coerced into doing partially-naked scenes for her role, particularly in the third season.
“In Season 3, I’d had a bad experience on set with being basically cornered into doing a scene partially naked, and I felt had no choice in the matter,” she said. “And I was mortified and I was trembling when it finished. I was crying my eyes out, and I had to go and do a very formidable, very strong scene thereafter.”
Lilly said her discomfort continued into the following season of the show.
“In Season 4, another scene came up where Kate was undressing and I fought very hard to have that scene be under my control. And I failed to control it again,” she noted. “So I then said, ‘That’s it, no more. You can write whatever you want — I won’t do it. I will never take my clothes off on this show again.’ And I didn’t.”
Lilly has not filmed another scene involving nudity since her stint on “Lost,” a choice she has pointedly made when selecting projects.
“I’ve been doing this now for 15 years. I’m a little bit better equipped now to know the ropes, to not have uncomfortable positions come up now,” she added. “Because I have had uncomfortable experiences, when I read scripts where it involves nudity, I pass. And it’s not because I think there’s anything wrong with doing nudity. It’s because I don’t trust that I can be comfortable and safe. I’m lucky; I’m in a privileged position because I can be picky. I feel for women who are struggling to come up in the industry and don’t know how to navigate that.”
In the interview, Lilly also recalled her disappointment in the switch from Kate’s status as an “icon for strength and autonomy for women” to being thrust into the middle of a love triangle with two fellow passengers of Oceanic Flight 815: Jack (Matthew Fox) and Sawyer (Josh Holloway).
I felt like my character went from being autonomous, really having her own story and her own journey and her own agendas, to chasing men around the island. And that irritated the s— out of me,” she explained. “I did throw scripts across rooms when I read them because I would get very frustrated by the diminishing amount of her own story that there was to play.”
On a recent stuntwomen panel, Lilly also claimed that a “misogynistic” stunt coordinator intentionally caused her to injure both her arms during a stunt on the set of the ABC series.
“I felt it was him saying, ‘I’m going to put you in your place for standing up to me,'” she said.
ABC did not immediately respond to Variety‘s request for comment.

Leggi le altre accuse alla produzione di "Lost" di Evangeline Lilly QUI

sabato 4 agosto 2018

NEWS - La Bonelli sarà la Marvel italiana e produrrà le serie tv dei propri fumetti: "Dylan Dog", "Martin Mystère" e "Nathan Never" in carne ed ossa...
La Sergio Bonelli Editore ha annunciato la creazione di Bonelli Entertainment, "braccio produttivo" della casa editrice nato con lo scopo di sviluppare progetti cinematografici e televisivi basati sui propri personaggi e sulle proprie storie originali. Alla stregua dell'americana Marvel, editrice degli albi dei supereroi più famosi del mondo, anche la più importante casa editrice di fumetti italiana ha deciso di creare una sua sezione di produzione cinematografica e tv. La nuova unità sta attualmente sviluppando una serie tv horror live-action di dieci episodi basata su Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo, e sono allo studio progetti per cinema e tv che coinvolgeranno "Martin Mystère", "Mister No", "Dampyr", "Dragonero", "II Confine" e l'universo legato a "Nathan Never". Dylan Dog, creato da Tiziano Sclavi, è uno dei nomi di maggior successo nella storia della Sergio Bonelli Editore; fu lanciato nel 1986 e da allora sono stati pubblicati oltre 500 differenti episodi a fumetti. II fumetto è stato distribuito in trenta Paesi e attualmente è venduto in undici nazioni.

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