venerdì 19 ottobre 2018

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"Magnum PI", reboot da vedere all'aperitivo dimenticando l'originale
"Il paradosso del reboot (il riavvio, il rilancio di una serie attraverso nuovi protagonisti) è che si riprende qualcosa che appartiene ancora all'immaginario diffuso («raccontala ancora» è la richiesta che i bambini fanno a ogni favola), ma che esigerebbe l'oblio dell'esperienza precedente. Dopo Hawaii Five-O e MacGyver il canale generalista americano Cbs ha sfornato il remake (rifacimento) di un altro telefilm degli anni 8o, Magnum PI (Fox, martedì, ore 21.15). La reazione di molte critiche uscite negli Usa è stata unanime: il precedente era meglio. Per forza di cose: allora c'erano la forza e l'ingenuità della prima volta. La nuova serie ricalca fedelmente le vicende andate in onda negli Usa tra il 1980 e il 1988 (da noi ha debuttato nel 1982 su Canale 5). Siamo sempre alle Hawaii, ci sono sempre le «fiammeggianti» Ferrari e la polizia locale continua a non essere proprio contenta delle indagini alternative. Il nuovo Magnum PI (Private Investigator) è anche lui ospite di uno scrittore facoltoso (ricco perché vende bestseller le cui storie di guerra sono racconti di Magnum), ma veste in maniera più sobria di Tom Selleck. L'interprete, Jay Hernandez, è di origini latine, non ha fatto la guerra del Vietnam ma è stato in Afghanistan ed è leggermente meno spavaldo del suo predecessore. Il cambiamento più significativo riguarda il personaggio di Higgins, il manager della tenuta dello scrittore Robin Masters: ora è una bella donna (Perdita Weeks) con un passato nei servizi segreti britannici. Ovviamente i rapporti fra Magnum e Higgins rappresentano una «corposa» sottotrama. Nella fedeltà all'originale — il caso si risolve sempre al termine di ogni puntata — e nell'esibizione di paesaggi esotici e festaioli, Magnum PI è la classica serie di «scarico» (da vedersi prima di cena, quasi una camera di compensazione dopo il lavoro)". (Aldo Grasso)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

insulso

Anonimo ha detto...

tante critiche sul nuovo Magnum p.i. perché si aspettava una copia moderna del precedente Magnum. Anche io sono per quello originale ma semplicemente perché a differenza dei telefilm di oggi (tutti uguali) sparatorie, sangue, sesso al limite della censura e inseguimenti alla James Bond, quelli degli anni 80 c'era più trama e meno finzione.
Non si poteva immaginare nemmeno per un momento che Magnum saltasse dal tetto di un camion mentre precipitava da un burrone per aggrapparsi all'elicottero di TC.
Questo poteva avvenire in un cartone animato ma non nei gloriosi e unici telefilm degli anni 80.
Detto questo sono favorevole alle nuove Reboot (come si dice oggi) delle serie tv ma se venissero fatte lasciando spento il computer degli effetti speciali ogni tanto non guasterebbe.
La CBS forse avrebbe preso più consensi positivi se avesse investito più in un film di Magnum P.i. con i vecchi protagonisti. (il vecchio cast avrebbe sicuramente accettato e il pubblico avrebbe gradito) Non credo ci sia nulla di male anzi avrebbe visto i botteghini dei cinema pieni.
Abbiamo visto i reboot di Hazzard, Starsky and Hutch perché no Mangnum?
Grazie

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