NEWS - Clamoroso al Cibali! Netflix corteggia la Rai per le sue fiction! Sarebbe il 20% dell'offerta italiana...
Articolo di Andrea Montanari per "MF-Milano Finanza"
Netflix corteggia la Rai per le serie tv. L'80% dei contenuti - 3.500 titoli tra film, serie tv e documentari in
catalogo - che Netflix offrirà da ottobre sul mercato italiano sarà di
matrice americana. Il restante 20% invece sarà rappresentato da
produzione locale. Per questa ragione, secondo quanto appreso da
MF-Milano Finanza, la società californiana, fondata nel 1997 da Reed
Hastings e Marc Randolph, avrebbe già preso contatti con la Rai per
trovare un accordo commerciale per l'acquisizione di diritti su
contenuti e produzioni televisive targate viale Mazzini (proprietaria
pure di Rai Cinema, uno dei principali operatori del settore su scala
nazionale).
«Nella nostra offerta ci saranno titoli italiani, per questo
cerchiamo licenze e diritti», conferma a questo giornale Joris Evers,
vicepresidente di Netflix (che però non commenta le indiscrezioni
relative alla Rai). «Siamo interessati a co-produzioni in ambito locale,
come abbiamo per esempio già sperimentato in Danimarca». Certo è che
Netflix, che conta 62 milioni di clienti nel mondo (un terzo dei quali
sui mercati extra-Usa), vuole aggredire il mercato italiano con la sua
offerta di streaming online in abbonamento, nonostante la presenza di
due consolidati operatori quali la pay tv satellitare Sky Italia e la
piattaforma digitale a pagamento Mediaset Premium. «Internet è il futuro
della fruizione di contenuti televisivi in tutto il mondo», aggiunge
Evers. «Lo dimostra il crescente consumo online di musica, di servizi
bancari, di e-leaming e di e-commerce. Il fenomeno è irreversibile; la
tv tradizionale, cosiddetta lineare, sarà destinata a sparire nei
prossimi anni». A questa affermazione si potrebbe
rispondere che proprio l'Italia rappresenta un unicum nel panorama
televisivo europeo; ha la più alta media di telespettatori nel giorno
medio, un pubblico di età elevata e meno avvezzo alle nuove tecnologie,
due broadcaster quali Rai e Mediaset che si spartiscono oltre il 70%
degli ascolti e una quota simile (con il Biscione nettamente in
vantaggio) di raccolta pubblicitaria. E, soprattutto, uno storico gap
infrastrutturale: l'Italia è al 91 posto per velocità di navigazione in
Internet. Tutti problemi che i vertici di Netflix hanno valutato con
attenzione («per questo l'Italia non è stato il primo mercato che
abbiamo approcciato in Europa», ribatte Evers) e che, secondo i vertici
del gruppo guidato dal ceo Reed Hastings, sono superabili «grazie alla
tecnologia e ai contenuti originali, come dimostrano i 3,5 milioni di
clienti nel Regno Unito, il mercato più evoluto in Europa e dominato da
Sky con 10 milioni di abbonati». Una chiave per provare a sfondare in
Italia è rappresentata dal prezzo più che competitivo dei tre pacchetti
che Netflix lancerà sul mercato: il primo da 7,99 euro, il secondo da
8,99 euro e il terzo 11,99 euro al mese, tre offerte non differenziate
per contenuti ma solo per la qualità video.
giovedì 2 luglio 2015
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2 commenti:
Lo sapevo! Era troppo bello per gridare al miracolo!
tristezza!!!!
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