lunedì 14 novembre 2011

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sulle serie tv dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Quando la tv siede sul trono del cinema
"Se qualcuno è ancora convinto che la tv non sarà mai all' altezza del cinema (o del teatro o della letteratura) farebbe bene a seguire con la dovuta attenzione «Il Trono di Spade» («Game of Thrones»), la grande serie epica in dieci episodi prodotta da HBO, scritta da David Benioff e D.B. Weiss, tratta dai romanzi «Cronache del ghiaccio e del fuoco» di George R.R. Martin, pubblicati in Italia da Mondadori (Sky Cinema 1, da venerdì 11-11-11, ore 21.10). Apparentemente la saga appartiene al genere fantasy e ci introduce in un mondo misterioso, oscuro, terrificante dove nobili, cavalieri, dame e nani lottano per la conquista dell'agognato Trono di Spade. Siamo in una terra scontornata, fuori da ogni contesto geografico, dove «le estati possono durare decenni e gli inverni un' intera vita». Il conflitto oppone principalmente tre casati, quello degli Stark (biondi), dei Lannister (bruni) e dei Targaryen (albini, fin de race perché usi a sposarsi tra fratelli e sorelle per preservare? la purezza del sangue). Non vale proprio la pena spiegare la trama, anche perché i ruoli si invertono continuamente, l' eroe si tramuta il giorno dopo in traditore e viceversa. «Il Trono di Spade» va visto, punto e basta. Dietro la finzione del fantasy è come se i sentimenti si depurassero per tornare a una loro scaturigine, come se l'amore, l'odio, la lealtà, l'onore, il disonore avessero da poco abbandonato l'istinto. Come se gli umani dovessero ancora imparare ad amarsi faccia a faccia. La serie ha realmente un andamento epico, sorretta non soltanto da paesaggi mozzafiato, da storie che paiono provenire da leggende ripetute (e quindi variate) di bocca in bocca, da una sceneggiatura strettamente imparentata con quella di «Lost» o dei «Soprano». È fantasy sì, ma riveduto e corretto da un drammaturgo shakespeariano, con dialoghi da tragedia o da musical. E poi «Il Trono di Spade» è girato e recitato secondo la grammatica dei sogni".
(Aldo Grasso, 12.11.2011)

4 commenti:

h2o ha detto...

sicuramente una delle migliori serie della stagione

marella ha detto...

si, anche se col passare delle puntate diventa troppo soap e meno avvincente

hedonistic ha detto...

confermo, col passare delle puntate scade di livello

Anonimo ha detto...

una nuova web series sta arrivando........seguici su http://www.facebook.com/pages/Radio-City-the-web-series/321198501239725

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