mercoledì 20 febbraio 2008

NEWS - "Life" is now! Da stasera parte su Joi il serial sul poliziotto-zen (ma non definitelo "l'erede di House", please!)
"Life" è partita il 26 settembre 2007 su NBC e la prima stagione si è da poco conclusa, proprio mentre Premium Gallery stava nascendo. Ma questa è solo la prima di una lunga serie di coincidenze, perché la serie arriva su Joi in anteprima assoluta per l’Italia il 20 febbraio a un mese esatto dall’accensione di Joi, Mya e Steel, i mondi dell’offerta Gallery, e ha per protagonista colui che si annuncia il vero erede di House, il detective Charlie Crews. Altra coincidenza, l’interprete è Damian Lewis (visto in "Band of Brothers" di Steven Spielberg), inglese come il medico più burbero della storia della tv e che, come lui, suona la chitarra per passione e ha uno sguardo di ghiaccio. Come House prende le distanze dalla sua categoria, Crews odia i poliziotti. Entrambi stanno cercando un nuovo equilibrio dopo due eventi che li hanno segnati in modo permanente, per House l’incidente alla gamba e per Crews 12 anni di carcere. La loro è una lotta contro il dolore e il male. Non è una combinazione che i primi episodi andranno in onda nella stessa serata, prima "Dr. House" e subito dopo "Life", un episodio alla volta. E non è finita qui…Ma è il caso di fare un passo indietro e di cominciare dall’inizio…raccontando tutta la storia che rappresenta un ritorno alla “vita” appunto come indica il titolo. Charlie Crews è un poliziotto, accusato ingiustamente di un triplice omicidio. Dopo 12 anni di prigione, in un carcere di massima sicurezza, viene scagionato dal suo avvocato, Constance Griffiths, (Brooke Langton) che riesce a provare la sua innocenza. Così ritorna in polizia come detective ma con una filosofia di vita completamente diversa e portandosi dietro una serie di stranezze. Il suo metodo di indagine è originale e bizzarro, vede dettagli che altri non notano, è spiazzante quando interroga i sospettati di un crimine o i parenti delle vittime. E’, come House, un antieroe costretto suo malgrado a stare nel sistema. Ma lo è in modo diametralmente opposto perché se House è duro mentre da un medico si pretende umanità e dolcezza, Crews è comprensivo e attento mentre da un poliziotto ci si aspetta durezza e fermezza. Tratta vittime e testimoni con un allarmante intimità e confidenza quasi si mettesse dalla loro parte. E’ lo stesso Lewis a definire il suo personaggio in un’intervista a Tv Guide: “l’altra faccia di House”. Anche se non è perfetto o moralmente irreprensibile. Crews ha mille difetti, e sono proprio questi a renderlo affascinante e particolare. Gli anni trascorsi in prigione lo hanno reso fragile psicologicamente, tanto che deve aggrapparsi alla filosofia Zen per controllare rabbia e amarezza. Ha avuto una storia con il suo avvocato, sentimentalmente impegnata, ed è un donnaiolo ma non è un rovina famiglie è solo l’effetto dei lunghi anni di detenzione che lo hanno privato di molte passioni come l’amore (la moglie lo credeva colpevole e lo ha lasciato) e quella per il cibo, la frutta in particolare di cui va pazzo. E’ per questo che ha trasformato il suo giardino in un frutteto e divora quantità industriali di arance, pere, mele e mango.
Crews lavora in coppia con la collega Dani Reese (Sarah Shahi), che non ha avuto altra scelta che affiancare il poliziotto più “strano” del dipartimento perché ha un passato di droga e proprio per questa macchia sulla carriera viene incoraggiata dal suo capo, il tenente Karen Davis (Robin Weigert), a riferirle tutte le infrazioni al regolamento di Crews, in cambio di una completa riabilitazione. Quando Reese comprende cosa significa essere emarginati, tra i due si instaura una certa complicità e incomincia ad aiutarlo insegnandogli ad usare tutto ciò che è tecnologico, visto che gli anni di prigione gli hanno impedito di tenersi aggiornato.
Dalla parte di Crews c’è Ted Early (interpretato “magnificamente”, nota Variety, da Adam Arkin, storico protagonista della serie "Chigaco Hope" dal 1994 al 2000), un ex consulente finanziario conosciuto in prigione dove ha scontato una condanna per insider-trading e che ora si occupa di gestire il lauto risarcimento dello Stato per gli anni trascorsi in carcere e vive in una stanza sopra il suo garage.
L’episodio pilota oscilla tra i flash-back delle interviste agli ex-colleghi di Crews durante il processo per omicidio alla nuova vita del detective nel dipartimento di Los Angeles. Un continuo andirivieni tra passato e presente che accompagnerà tutti gli episodi “senza mai perdere continuità e interesse alla maniera di serie come Lost e film come "Il fuggitivo” come sottolinea Variety.
Ed è sempre la Bibbia dello spettacolo USA a definire il detective Crews un “nuovo House per la naturalezza con cui riesce a mettere a disagio le persone che lo circondano” e un “moderno Conte di Monte Cristo alla ricerca del riscatto”. Infatti il suo ritorno in polizia ha un duplice significato, portare avanti la personale indagine su chi l’ha incastrato 12 anni prima e impegnarsi nel risolvere i casi più complicati per risparmiare ad altri innocenti il suo destino”. Proprio per questo motivo tiene appesi su una parete di casa tutti gli indizi che compongono un puzzle alla ricerca della verità.
E come afferma lapidaria l’avvocato Griffiths: “la sua fu una sentenza a vita, e la vita fu ciò che ebbe in cambio”. "Life" è una produzione Universal Media Studios. Rand Ravich è ideatore e produttore esecutivo. David Semel è il regista del pilot.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

House non c'entra un tubo! E' il solito pressapochismo di chi promuove senza guardare!

Anonimo ha detto...

Anke DH era stato lanciato come il "nuovo Sex and the City"...!!!!

Anonimo ha detto...

si rischia di disattendere le attese se lo si presenta come il "nuovo HOUSE"...

Anonimo ha detto...

a me non piace

ele ha detto...

Anche secondo me House non c'entra nulla! E' vero, Charlie Crews ha una psicologia totalmente opposta a quella di House, ma non si può liquidare la presentazione di un telefilm interessante come Life all'anti- Dr House! Personalmente non sono una fan di House, perchè trovo che alla lunga il telefilm sia un po' stereotipato, mentre Life ha uno svolgimento molto più interessante...E poi, vogliamo mettere il fascino di Damian Lewis con Hugh Laurie? Con tutto il rispetto per House...ma non c'è assolutamente paragone!!!

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