lunedì 5 novembre 2007

NEWS - Braccia incrociate oggi sui set dei telefilm! Si rischia una perdita di 1 miliardo di euro (loro) per lo sciopero degli sceneggiatori. L'ultimo nel 1988
(ANSA) Los Angeles, 5 Nov. - E' iniziato oggi l'annunciato sciopero degli sceneggiatori che potrebbe mettere a rischio l'intera produzione cinematografica e televisiva americana. La notizia e' stata data dal Writers Guild of America dopo il fallimento dell'ultima trattativa a Los Angeles per scongiurare la protesta: dieci ore consecutive di colloqui tanto serrati quanto infruttuosi tra il sindacato degli scrittori e l'Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) che rappresenta le case di produzione. Gli sceneggiatori che risiedono sulla costa est hanno incrociato le braccia allo scadere della mezzanotte di domenica, i colleghi della costa ovest, hanno iniziato lo sciopero tre ore piu' tardi ed hanno gia' approntato i picchetti con i quali iniziare le dimostrazioni davanti agli studios. La protesta degli autori potrebbe avere un effetto immediato soprattutto sul palinsesto televisivo, dove gli show quotidiani come quelli di David Letterman, Jay Leno o Stephen Colbert, non potranno piu' avvalersi del contributo degli scrittori che quotidianamente preparano battute sui fatti del giorno. ''A coloro che gia' pensano che il mio spettacolo non faccia ridere cosi' dico: ragazzi il peggio deve ancora venire'', ha detto David Letterman, probabilmente imbeccato da uno di quegli autori ora in sciopero. Anche serial televisivi come "Lost", "Ugly Betty" e "Desperate Housewives" potrebbero essere costretti a chiudere presto i battenti, non tanto per la mancanza dei copioni quanto perchè‚ nessuno sceneggiatore sara' sul set ad apportare le modifiche dovute agli imprevisti che spesso si verificano nel corso delle riprese. Confusione poi fra coloro che ricoprono la doppia veste di autore e produttore. ''Dovrò trovare il modo di protestare contro me stesso - ha detto Spike Feresten, sceneggiatore e produttore del serial "Seinfeld" - potro' lanciarmi uova addosso?''. Per quel che riguarda il cinema le conseguenze arriverebbero in un secondo tempo perche' le case di produzione lavorano con piu' anticipo rispetto alla televisione e, proprio in vista della temuta protesta hanno accumulato copioni sui quali lavorare. Le trattative con gli studi e i produttori sono cominciate a luglio e non hanno fatto progressi: uno dei punti dolenti e' stata la richiesta degli sceneggiatori di essere compensati per le vendite di dvd e per le produzioni distribuite su Internet e su altri formati new media. L'ultimo sciopero degli sceneggiatori risale al 1988. Duro' ben 22 settimane, con perdite valutate intorno ai 550 milioni di dollari. Jack Kyser, economista di Los Angeles, ha predetto che uno sciopero simile a quello avvenuto 19 anni fa, potrebbe oggi portare a perdite per almeno un miliardo di dollari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono sicuramente sotto pagati...

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