CORRIERE DELLA SERA
Gossip Girl: parte basso il nuovo teen-cult di Schwartz
"Nella prima puntata una ragazza costringe il suo boyfriend a fare sesso con lei, durante un party a casa dei suoi, mentre nei piani più bassi del sontuoso appartamento un cameriere in livrea offre canapés agli ospiti ultrasnob di sua madre. Più tardi, a un' altra sfarzosa festa sulla Quinta Avenue, dei ragazzi in blazer e cravatta fumano marijuana vagheggiando di rubare il Viagra dei loro padri. Benvenuti nel viziato, esclusivo e depravato universo di «Gossip Girl», l' ultimo teen-drama sulla vita di un gruppetto di ragazzi e ragazze dell' Upper East Side di Manhattan che ha debuttato questa settimana in America ed è già diventato un caso. La storia è incentrata su Serena Van Der Woodsen, la ragazza più amata e chiacchierata dell' Upper East Side che, al ritorno da una lunga assenza, non è più la stessa di una volta. La notizia fa il giro dell' isola di Manhattan grazie a una misteriosa blogger di cui nessuno sa l' identità che si fa chiamare Gossip Girl. Grazie a lei vengono a galla segreti, tradimenti e doppi giochi dei suoi compagni di scuola. Allievi degli esclusivi licei privati di Manhattan con rette da capogiro che, messa da parte l' uniforme obbligatoria, passano il tempo bevendo martini, fumando marijuana, facendo shopping o rubando da Bloomingdales o Bergdorf Goodman (ma solo per il brivido). Nonché bigiando la scuola per fare sesso nelle loro penthouse sulla Park Avenue. La serie tv s' ispira a una serie di 11 romanzetti autobiografici firmati da Cecily von Ziegesar che ha venduto decine di milioni di copie in un' America stregata dal mito delle «cattive ragazze» alla Paris Hilton, Lindsay Lohan e Britney Spears. Autore della versione tv è Josh Schwartz, lo stesso sceneggiatore del popolarissimo «The O.C.», il cui ethos viene qui incorporato all' iconografia di «Sex and The City». In comune con questi due titoli, «Gossip Girls» ha protagonisti belli, sexy ed elegantissimi, scenografie sfarzose e personaggi ricchi, vacui e decadenti. Come il padre businessman senza scrupoli che costringe il primogenito a uscire con la figlia di un potenziale cliente. O la madre, ricchissima divorziata, che obbliga la figlia a vestirsi come una modella perché «chi va a letto con più ragazzi è l' alpha girl, il capo del branco». La morale di «Gossip Girls»: i giovani ricchi newyorchesi sono sessualmente precoci e irrimediabilmente snob e perfidi. Ma quasi sempre per colpa dei genitori: miliardari superficiali, materialisti e assenti che colmano la loro latitanza ricoprendo i figli di carte di credito e costosi regali. È un quadro sociologico spietato della Manhattan della «bolla edilizia», che ha spinto alcuni critici a parlare di «grande affresco sociale» alla Edith Wharton di L' età dell' innocenza o Francis Scott Fitzgerald del Grande Gatsby. «Non siamo nella stessa categoria letteraria, ma è lo stesso tipo di racconto», conferma la co-sceneggiatrice Stephanie Savage: «Il fascino viene dal raccontare cosa succede quando figli di gente molto ricca cercano di fare i bravi e di trovare se stessi». «È un fedele ritratto di come siamo», hanno candidamente ammesso alcune ragazze di alcuni dei più esclusivi licei di Manhattan, invitate dal New York Times a «recensire» l' anteprima, che si sono dichiarate tutte «entusiasticamente Gossip Girls». Il problema, adesso, è capire se i loro capricci, eccessi e scorribande sessuali possono appassionare anche le loro coetanee povere e puritane, dall' Alabama al Montana. Nonostante l' assordante battage pubblicitario iniziato prima dell' estate, la serie ha avuto un debutto a dir poco tiepido. Il primo episodio è stato visto solo da 3.65 milioni di spettatori, arrivando ultimo nella fascia oraria delle 21".
"Nella prima puntata una ragazza costringe il suo boyfriend a fare sesso con lei, durante un party a casa dei suoi, mentre nei piani più bassi del sontuoso appartamento un cameriere in livrea offre canapés agli ospiti ultrasnob di sua madre. Più tardi, a un' altra sfarzosa festa sulla Quinta Avenue, dei ragazzi in blazer e cravatta fumano marijuana vagheggiando di rubare il Viagra dei loro padri. Benvenuti nel viziato, esclusivo e depravato universo di «Gossip Girl», l' ultimo teen-drama sulla vita di un gruppetto di ragazzi e ragazze dell' Upper East Side di Manhattan che ha debuttato questa settimana in America ed è già diventato un caso. La storia è incentrata su Serena Van Der Woodsen, la ragazza più amata e chiacchierata dell' Upper East Side che, al ritorno da una lunga assenza, non è più la stessa di una volta. La notizia fa il giro dell' isola di Manhattan grazie a una misteriosa blogger di cui nessuno sa l' identità che si fa chiamare Gossip Girl. Grazie a lei vengono a galla segreti, tradimenti e doppi giochi dei suoi compagni di scuola. Allievi degli esclusivi licei privati di Manhattan con rette da capogiro che, messa da parte l' uniforme obbligatoria, passano il tempo bevendo martini, fumando marijuana, facendo shopping o rubando da Bloomingdales o Bergdorf Goodman (ma solo per il brivido). Nonché bigiando la scuola per fare sesso nelle loro penthouse sulla Park Avenue. La serie tv s' ispira a una serie di 11 romanzetti autobiografici firmati da Cecily von Ziegesar che ha venduto decine di milioni di copie in un' America stregata dal mito delle «cattive ragazze» alla Paris Hilton, Lindsay Lohan e Britney Spears. Autore della versione tv è Josh Schwartz, lo stesso sceneggiatore del popolarissimo «The O.C.», il cui ethos viene qui incorporato all' iconografia di «Sex and The City». In comune con questi due titoli, «Gossip Girls» ha protagonisti belli, sexy ed elegantissimi, scenografie sfarzose e personaggi ricchi, vacui e decadenti. Come il padre businessman senza scrupoli che costringe il primogenito a uscire con la figlia di un potenziale cliente. O la madre, ricchissima divorziata, che obbliga la figlia a vestirsi come una modella perché «chi va a letto con più ragazzi è l' alpha girl, il capo del branco». La morale di «Gossip Girls»: i giovani ricchi newyorchesi sono sessualmente precoci e irrimediabilmente snob e perfidi. Ma quasi sempre per colpa dei genitori: miliardari superficiali, materialisti e assenti che colmano la loro latitanza ricoprendo i figli di carte di credito e costosi regali. È un quadro sociologico spietato della Manhattan della «bolla edilizia», che ha spinto alcuni critici a parlare di «grande affresco sociale» alla Edith Wharton di L' età dell' innocenza o Francis Scott Fitzgerald del Grande Gatsby. «Non siamo nella stessa categoria letteraria, ma è lo stesso tipo di racconto», conferma la co-sceneggiatrice Stephanie Savage: «Il fascino viene dal raccontare cosa succede quando figli di gente molto ricca cercano di fare i bravi e di trovare se stessi». «È un fedele ritratto di come siamo», hanno candidamente ammesso alcune ragazze di alcuni dei più esclusivi licei di Manhattan, invitate dal New York Times a «recensire» l' anteprima, che si sono dichiarate tutte «entusiasticamente Gossip Girls». Il problema, adesso, è capire se i loro capricci, eccessi e scorribande sessuali possono appassionare anche le loro coetanee povere e puritane, dall' Alabama al Montana. Nonostante l' assordante battage pubblicitario iniziato prima dell' estate, la serie ha avuto un debutto a dir poco tiepido. Il primo episodio è stato visto solo da 3.65 milioni di spettatori, arrivando ultimo nella fascia oraria delle 21".
(Alessandra Farkas, 24.09.2007)
8 commenti:
solita roba, un misto di OC e SATC
visto e mi è piaciuto tutto sommato! un buon "guilty pleasure"!
Sul sito Portal Telefilm c'è scritto che è andato bene...chi ha ragione???
Mah!
Mirror mi puoi dare l'indirizzo di questo Portal Telefilm?
K.
beh, il pilota secondo me merita davvero tanto! vedremo come si evolve!
francamente di josh schwartz non ho più tutta questa grande stima dopo il lento e inarrestato declino di the o.c.
è quello dell'ex Accademia dei Telefilm, silvia
ahiahiaiahi! la seconda puntata è calata ancora rispetto al già non esaltante risultato della prima: 2 milioni e mezzo...
Io ho visto le prime tre e trovo sia una serie fantastica! Nulla a che vedere con OC: molto più ritmata, meno patinata e più adulta.Una delle novità più interessanti e con un'ottima protagonista!
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