giovedì 4 gennaio 2007

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
«Sex and the City», ultimo clone. Ora le amiche abitano a Berlino in "Sex and more"
"Quattro amiche trentenni che parlano di sesso. A New York? Sbagliato. Questa volta siamo a Berlino. È 'Sex and More', la serie made in Germany che racconta la storia di quattro amiche che si dividono tra lavoro, mariti, amanti e carriera. Già visto? Sì, ma la formula di 'Sex and the City' funziona e crea sempre nuovi cloni. Carrie Bradshaw e le sue amiche hanno iniziato a parlare di uomini nel 1998, ma a distanza di anni il cliché non cambia. Territorio tradizionalmente maschile, il sesso (nei telefilm) è in mano alle donne. Conferma Leo Damerini, autore con Fabrizio Margaria, del Dizionario dei Telefilm: «Sex and the City ha rappresentato un vero e proprio big bang. E che siano le donne a parlare di sesso è naturale: tra loro c'è più complicità e intimità. Gli uomini invece misurano tutto in termini di conquiste. Per l'universo maschile le donne di Sex and the City hanno rappresentato uno specchio: gli uomini hanno finalmente capito come le donne vivono il sesso». Altra ragione, non secondaria, del prevalere delle donne, il marketing: «Quando una donna è protagonista di un telefilm, accorre il pubblico femminile ma anche quello maschile. E poi rispetto a un tempo sono aumentate le donne all' interno del cast tecnico: sceneggiatrici, direttrici di produzione, autrici...». In 'Sex and More' (venerdì alle 21 su FoxLife) Minza è una mamma single incasinata che ha tante storielle da una notte. Valerie è romantica e istintiva, ma sprofonda in una crisi nera quando il marito le confessa il suo desiderio di paternità. Edda fa il medico in un ospedale: ama gli uomini, ma fino a quando mantengono una giusta distanza. Frenzy infine vive chiedendosi chi è e che cosa prova: fa la fotografa e quando si trova catapultata nel mondo dei ricchi e famosi le sue insicurezze aumentano. Il filone funziona. C' è la declinazione spagnola ('Mujeres', 2006) e quella lesbo ('The L Word', 2004). Nel primo caso protagonista una famiglia matriarcale: quattro donne normali, più sfigate che glamour, che vivono in un quartiere povero, sono spesso al verde e devono combattere con i piccoli grandi problemi della quotidianità. La risposta mediterranea alle provincialotte Casalinghe disperate (anche loro quattro: il nuovo numero perfetto?). Variopinto il mondo di L Word, tante storie intrecciate per parlare dell' universo omosessuale al femminile: dalla convivenza all' inseminazione artificiale, dal coming out alle relazioni famigliari. Anche la Russia è stata toccata dal successo planetario di 'Sex and the City' e ha avuto la versione moscovita delle quattro amiche che parlano di sesso. Titolo letterario: 'L' età di Balzac'. Sottotitolo inequivocabile: «Tutti gli uomini sono bastardi»".
(Renato Franco, 03.01.2007)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Troppi cloni: Sex and the city rimane inimitabile...

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