giovedì 30 novembre 2006

ESCLUSIVA - Josh Schwartz di "The O.C." chiamato a risollevare le sorti del neonato network CW. Addio quindi al teen-cult di Orange County?
Quando a gennaio scorso si lanciò la notizia della nascita del nuovo network CW, venne utilizzato il claim "il meglio di UPN e di The WB", puntando sulla fusione vincente dei due marchi acchiappa-audience. Ma al conteggio dei dati di ascolto d'inizio stagione, dopo la partenza a settembre, suona già come una profezia avariata: la media del neonato CW si aggira sui 3.500.000 spettatori, bene o male quelli che riuscivano ad ottenere i due network ciascuno prima del trait d'union. Dawn Ostroff, il presidente del network "in fasce" - il primo da 11 anni a questa parte sul piccolo schermo a "stelle e strisce" - getta acqua sul fuoco e rassicura gli investitori a fronte di una perdita di introiti di 35 milioni di dollari rispetto a quello che guadagnava WB l'anno scorso, replicando che "CW può contare su 300 milioni di dollari in più rispetto al fatturato di UPN". Oltre alle plausibili difficoltà di risintonizzare gli apparecchi sul nuovo network (il 67% dei fedeli spettatori di UPN e WB ha avuto difficoltà nel..."teletrasporto"), vale anche il rodaggio per far conoscere il debuttante "marchio" tra il pubblico ("in molti si chiedono ancora cosa diavolo sia questo CW", sussurra un dirigente del neonato network). Ma per gli addetti ai livori non può essere la sola ragione della flessione di ascolti di alcuni hit dei due ex network nella stagione precedente. A parte "Smallville" che regge con 4.9 milioni di spettatori - secondo programma più visto di CW dopo "America's Next Top Model" - calano successi conclamati come "Una mamma per amica" (- 19% d'ascolti rispetto a un anno prima) e "Settimo cielo" (- 28%), mentre sono sostanzialmente stabili "Veronica Mars" (+2%) e "One Tree Hill" (+ 3%). Shari Anne Brill, responsabile della programmazione di CW, chiosa: "a parte la NBC, tutti i grandi network sono in calo di ascolti, non c'è di che preoccuparsi. Oltretutto, forti del trend positivo dei guadagni, ora si può guardare più tranquillamente agli investimenti, più che necessari per un network in avvio". E proprio per questo CW ha già contattato un tris d'assi per inserire la seconda e dare gas: Marta Kauffman di "Friends" per mettere in piedi un "dramedy" familiare, Rod Lurie di "Commander in Chief" per una serie politica d'impatto e Josh Schwartz di "The O.C." per una serie-soap più adulta rispetto al teen-cult (appare quindi sempre più probabile la chiusura della serie ambientata a Orange County, visto il possibilissimo nuovo impegno del suo ideatore). CW: Chi Wivrà Wedrà.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

SPERIAMO CHE "ONE TREE HILL" RESISTA E NON LO CHIUDANO...;)

Anonimo ha detto...

I fan americani sono molto delusi dall'ultima stagione di "gilmore girls", una mamma per amica. A quanto ho letto, sono cambiati gli autori e la serie non è più effervescente come una volta!

Anonimo ha detto...

salve leo..inanzitutto complimenti per il tuo blog..inoltre vorrei chiederti se si sanno novità sulla programmazione della seconda stagione di One Tree Hill su Rai2...se continuano così con 1 epi a settimana la vedremo a febbraio dell'anno prossimo...era stato annunciato che da metà novembre doveva partire!?! delucidazioni please...grazie! :)

Anonimo ha detto...

Non so se in Italia sia già stata trasmessa la terza stagione di The O.C. (qui è finita a maggio), nel qual caso sarei curiosa di sapere come è stato tradotto il passaggio in cui Kaitlin (l’attrice Willa Holland, la figliastra di Brian De Palma), nel terzultimo episodio, quello intitolato The Man Of The Year, rivela di essere stata invitata ad un Rainbow Party.

Non è la prima volta che in un serial tv si fa accenno a questo fenomeno diffusosi da alcuni anni tra i ragazzi e le ragazze della California del Sud.
Per chi non lo sapesse il Rainbow Party è una festa in cui un gruppo di ragazze, ognuna con un colore diverso di rossetto sulle labbra, pratica sesso orale su uno o più ragazzi. Ognuna si dedica alla sua porzione di pompino cercando di lasciare tracce del proprio colore su parti d’uccello ancora intoccate, fino a far sembrare il medesimo un piccolo raggio d’arcobaleno. Grande onore, alla fine, per il ragazzo che potrà sfoggiare il cazzo-arcobaleno più variopinto e per la ragazza che sarà riuscita a lasciare la propria traccia il più vicino possibile alla radice del pene. Ossia, quella che lo ha preso di più in bocca.

Devo dire che, dietro la preoccupata sorpresa che questo fenomeno suscita, annuso gli ipocriti rigurgiti di un moralismo artefatto.
Perché non è che prima vivessimo nel paese meraviglioso di Alice e poi – pouf, magia! – arriva una Oprah Winfrey che in tv parla di adolescenti che succhiano cazzi senza pensarci troppo, e da quel momento padri e madri cadono dal pero dove avevano vissuto fino ad allora nella più beata incoscienza.

E nemmeno mi quadra troppo vedere libri ad hoc che spacciano la loro morbosità insistita per seria indagine sociologica, proponendosi come prontuari portatili ad uso di genitori confusi ed incapaci di sostenere il ruolo di educatori. Fateli leggere ai vostri figli, recitano le fascette pubblicitarie che addobbano libri densi di illustrazioni e precisi in ogni dettaglio “scabroso”, affinché capiscano che non devono fare “certe cose”. Un po’ come se i seminaristi futuri preti li facessero studiare su Playboy, così che comprendano l’importanza della castità.

Riconosco che il disagio esistenziale, l’apparente amoralità, il non riconoscere valori o ideali superiori, discendono dalla mancanza di riferimenti culturali profondi. Vero. Perché quando la maggior parte della gente finisce per accomunare il nome del Grande Fratello ad un programma televisivo per deficienti anziché alla massima opera letteraria del Novecento, allora capisci che almeno due generazioni sono andate perdute.

Però è sbagliato, come si fa sempre, fermarsi qui. Bisogna avere il coraggio di passare al livello successivo d’indagine e chiedersi a chi viene in mente di offrire come sole icone del nostro tempo i Grandi Fratelli Deficienti e i loro epigoni di merda. E scopri allora che sono proprio i padri e le madri delle quindicenni e delle diciottenni che, almeno una volta nella vita, provano gusto a vestirsi da puttane e succhiare cazzi a coetanei senza volto.

Che differenza morale c’è tra l’anonima succhiacazzi seriale di Glendale e Paris Hilton, ennesima effimera superstar del nulla e del marketing creata a tavolino sulla base di una scopata e di un pompino pseudoamatoriali (che poi, detto tra noi, Paris Hilton lo succhia da schifo e come solo una piccola ipocrita farebbe)?

Qual è lo scarto morale che redime chi, da sempre, fa pompini e si fa fare il culo per arrivare in televisione, al cinema o avanzare in carriera?
Quale codice stabilisce che il sesso libero rivendicato ai tempi dei nostri genitori, che furono aedi della controcultura e oppositori della “paura di volare”, è meno condannabile di questa oralità a go-go, spensierata e apolitica?

Perché un isolato Rainbow Party è un segno così profondo di degrado morale mentre lo Spring Break, ormai divenuto un fatto di costume acquisito con tanto di tour operators e catene alberghiere al seguito, passa come un’innocente goliardia?

Non è che, per caso, la scala sulla quale si misura il grado di moralità è fortemente imparentata a target economici consolidati?

Quindi, prima di asciugare con disgusto le gocce di sperma che colano dalle labbra di queste naughty daughters, spendiamo un po’ di tempo a parlare anche del fallimento di una generazione di genitori. Padri e madri assenti, educatori con delega, distruttori della Famiglia. Figli nemmeno adolescenti che si riempiono di tranquillanti e figlie che si comportano da puttane senza provarne orrore: questo abbiamo. Le colpe dei padri, quasi sempre, ricadono sui figli. Prima di giudicare guardatevi un po’ dentro.

Lexi Amberson
(http://lexiamberson.blogspot.com/)

Anonimo ha detto...

io spero solamante che nn chiudano per sempre oc

Anonimo ha detto...

io sono d'accordo cn serena!!speriamo!! nn si può interrompere un telefilm così!! almeno trasmettetelo in seconda serata!!

Anonimo ha detto...

io trovo segno di degrado che i rainbow party in italia non siano diffusi...

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