lunedì 29 luglio 2019

NEWS - Sotto sotto batte il cuore seriale di laF: in arrivo in anteprima "La guerra dei mondi" e "Stockholm Requiem"
La ricerca di un’offerta originale e inedita di intrattenimento culturale, insieme alle più attese serie TV internazionali ispirate alla grande letteratura classica e contemporanea, guida sempre di più la ricca proposta autunnale di laF, la pay TV di Feltrinelli (Sky 135, Sky on Demand e Sky Go). “Le anteprime assolute di Victoria 3, de La guerra dei mondi di BBC e del crime Stockholm Requiem confermano anche per il prossimo autunno l’ormai storico presidio di laF sulle grandi serie tv tratte dai classici della letteratura e dai bestseller mondiali. A queste si affiancano nuovi format originali e reportage internazionali che rendono ancora più ricco il nostro inedito racconto televisivo tra cultura e società, capace di intrattenere e allo stesso tempo stimolare domande, illuminare storie e raccontare passioni. Senza timore di sperimentare nuovi format e nuovi volti". Dopo il clamoroso successo delle prime 2 stagioni, a settembre arriva in prima visione assoluta “Victoria 3”, il costume drama che racconta la storia pubblica della leggendaria Regina inglese, ma anche e soprattutto la sorprendente e inedita vita privata emersa grazie all’accurato studio dei diari originali realizzato dalla sceneggiatrice Daisy Goodwin. Nella nuova stagione, che vede nel cast conferme come gli amati protagonisti Jenna Coleman e Tom Hughes e nuovi ingressi come Kate FleetwoodLaurence Fox e Lily Travers, la Regina e il suo amato Albert sono alle prese con le rivoluzioni che stanno scuotendo le monarchie europee e con l’esposizione universale del 1851, mentre la loro famiglia si allargherà fino ad accogliere il loro settimo figlio.
A ottobre prende il via “La guerra dei mondi”, il nuovo attesissimo adattamento in 2 puntate del classico della fantascienza di Herbert George Wells firmato BBC, già venduto in oltre 169 Paesi in tutto il mondo. La prima storia in letteratura a raccontare un’invasione aliena rivive ora sugli schermi con un mix di fantascienza, costume drama e horror fedele allo scenario europeo originale e ambientato in epoca edoardiana con un cast di attori d’eccezione: Rafe Spall, Eleanor Tomlinson, Robert Carlyle e Rupert Graves.
Per il ciclo Bestseller in Tv, a novembre arriva invece “Stockholm Requiem” (STHLM Requiem) basata sulla trilogia bestseller di Kristina Ohlsson, che segna un nuovo capitolo nelle serie scandinave crime proposte in esclusiva da laF. Protagonista l’affascinante e misteriosa criminologa Fredrika Bergman, che dovrà faticare non poco per risolvere il mistero di alcuni bambini scomparsi e per entrare nelle grazie del Dipartimento della polizia di Stoccolma: 5 casi da 90 minuti, ognuno conclusivo ma con un’indagine più grande che li coinvolge tutti. La serie, prodotta dall’acclamato Piodor Gustafsson, già all’opera con i film Border – Creature di confine e L’Uomo Di Neve (tratto da Jo Nesbø), è interpretata da Liv Mjönes (Modus), Jonas Karlsson(L’Uomo Di Neve) e Alexej Manvelov (Chernobyl).

mercoledì 24 luglio 2019

NEWS - Clamoroso al Cibali! La Rai ha sponsorizzato con uno speciale "La casa di carta" di Netflix (non per soldi ma per denaro)
Articolo tratto da "la Repubblica"
Una cosa così non si era vista mai. Una televisione pubblica, finanziata coi soldi dei cittadini, che dedica uno speciale in seconda serata per lanciare non uno dei suoi programmi di punta, bensì la più seguita serie (straniera) della concorrenza. E neppure un concorrente qualsiasi, bensì il colosso americano Netflix: la piattaforma streaming che con le sue produzioni e una compagna commerciale superaggressiva sta sottraendo share e pubblicità alle emittenti nazionali in tutto il mondo, Italia compresa. Possibile da guardare solo abbonandosi, cioè pagando. Alla faccia del canone che ora i 5S vorrebbero abolire (per rimettere soldi in tasca alle famiglie) e della creatività nostrana che si dice di voler valorizzare. La spericolata iniziativa è opera della cosiddetta Rai del cambiamento. La quale, non contenta di aver confezionato uno speciale di mezz'ora trasmesso l'altra sera su Rai 2 per reclamizzare la terza attesissima stagione de La casa di carta, ne ha affidato la conduzione al volto più noto del canale: Simona Ventura. E stata lei, dalle 23 alle 23.30, ad anticipare all'affezionato pubblico della tv di Stato storia e personaggi dell'avvincente banda di rapinatori che, sopravvissuta al colpo del secolo — violare la Zecca di Madrid per stampare 2 miliardi di euro perfettamente legali e sparire con l'ingente malloppo — prepara un'altra ambiziosissima impresa. Tutti sempre vestiti di rosso, con la maschera di Salvador Dalì a celarne le identità, il nome di una città assegnato in dote — Tokyo, Rio, Berlino, Mosca, Denver — e un personaggio, chiamato "il professore", a coordinare la squadra dall'esterno: tutti intervistati m seconda serata dalla Rai. Un traino formidabile per il titolo spagnolo, il più visto fra quelli in lingua non inglese, che per Netflix rappresenta una specie di gallina dalle uova d'oro. Disponibile però solo mettendo mano al portafogli sulla piattaforma che conta già 150 milioni di abbonati in 190 paesi: esattamente il modello che RaiPlay ambisce (in sedicesimo) a eguagliare. Ma cosa vuoi che sia la mission del servizio pubblico se ci si può guadagnare? E infatti Viale Mazzini ha firmato un accordo commerciale che frutterà la bellezza di 600 mila euro: 20 mila euro al minuto, calcolando la durata. Non finisce qui. Per lanciare la serie, Netflix ha investito molto sulla Rai. E l'emittente non si è fatta pregare. Non solo ha programmato la messa in onda di una serie di trailer incassando altri 400 mila euro. Ma per evitare che lo speciale passasse inosservato ha pure predisposto una batteria di spot per ricordare l'appuntamento di ieri sera. Quaranta secondi psichedelici con musica rock in sottofondo in cui si vedono i protagonisti togliersi la maschera e promettere: "Stiamo tornando e faremo le cose in grande". Per chiudere con la scritta in sovrimpressione: "Solo su Netflix dal 19 luglio". Cioè ieri, giorno dal quale La casa di carta è disponibile sulla piattaforma. Mai vista una tv che fa concorrenza a se stessa. Ormai specializzata nell'occupazione sistematica delle poltrone.

lunedì 22 luglio 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Stranger Things", il riuscito mix di generi e citazioni
"Rinnovare rimanendo fedeli a sé stessi. L'insegnamento di Stranger Things, una delle serie culto di questi ultimi anni, sta tutto qui, nella sua capacità di rigenerarsi e riprodursi senza mai deragliare da un impianto consolidato. Il risultato è una macchina quasi perfetta, in cui ogni dettaglio s'incastona al posto giusto e l'aggiunta di nuovi elementi non disorienta, ma arricchisce. Come le precedenti, anche la terza stagione della serie dei «Duffer Brothers» (i fratelli Matt e Ross) è un vortice continuo di avventure ordinarie e soprannaturali, di estetica anni 8o e citazioni cinematografiche del periodo (Netflix). Ritroviamo tutti i personaggi della serie in una calda estate del 1985; c'è maggiore luminosità, ci sono più colori (quelli dei vestiti, della piscina, del centro commerciale), ma anche horror e angoscia dietro l'angolo, improvvisi e mai annunciati. I personaggi sono cresciuti e Stranger Things ne segue l'evoluzione virando verso situazioni «teen», per la verità un po' ingenue e scontate, come i primi innamoramenti e le gelosie interne al gruppo d'amici. Inoltre, la serie introduce un elemento caro al cinema americano di fantascienza degli anni 8o, quello della contrapposizione con l'Urss e la minaccia della Guerra fredda dietro gli esperimenti che sconvolgono la cittadina di Hawkins. La scrittura, la fotografia, gli effetti speciali: tutto concorre verso un prodotto riuscito e articolato, in cui la mescolanza dei generi, il sistema dei rimandi e delle citazioni, le differenti storylines si tengono senza sbavature né ridondanze". (Aldo Grasso)

mercoledì 17 luglio 2019

NEWS - Fermi tutti! Maggie potrebbe tornare a sparare in "The Walking Dead". Ma non per esigenze di copione: dopo il flop di "Whiskey Cavalier", Lauren Cohan è "walking around"...
News tratta da "TvLine"
It’s a good thing The Walking Dead didn’t kill off Maggie when Lauren Cohan left the AMC drama to star in Whiskey Cavalier. Since ABC cancelled its well-liked spy yarn, the actress can now go back to fighting zombies — and she might do just that. “I’m not sure if I can say much about it right now, actually,” showrunner Angela Kang tells Entertainment Weekly. “I’ll just say that we’re working on it.” Dead heads will recall that when Cohan left the series, Maggie was said to have departed Hilltop during Season 9’s time jump with her and Glenn’s son Hershel and gone on the road with Georgie to offer A Key to a Future to other emerging communities. Certainly, fans would be glad to have the long-running heroine back in the fold, what with Andrew Lincoln having split as Rick to star in Walking Dead movies and Danai Gurira set to make her last appearance as Michonne during Season 10. For her part, Cohan has already told TVLine that “there may have been some conversations” about her future among the undead, including the possibility of her appearing in offshoot movies a la Lincoln. “But everything is so early-days ambiguous.”

lunedì 15 luglio 2019

NEWS - Le prime immagini di "Romulus", la serie più ambiziosa degli ultimi anni: ambientata otto secoli prima di Cristo e girata in protolatino (me cojoni!)
Sono state rilasciate le prime immagini ufficiali dal set della nuova produzione Sky Original, Romulus, una serie di Matteo Rovere, al suo esordio alla regia di un progetto televisivo. Prodotta da SkyCattleya e Groenlandia, laserie sarà composta da 10 episodi. Nel cast Andrea Arcangeli (The StartupTrust - Il rapimento Getty), Marianna Fontana (Indivisibili, Capri-Revolution) e Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini), giovani e già apprezzatissimi talenti che saranno i protagonisti di una storia di sopravvivenza diretta da Matteo Rovere (Veloce come il vento, Il primo re), da Michele Alhaique (Non uccidere, Senza nessuna pietà) e da Enrico Maria Artale (Il terzo tempo). Due intere città meticolosamente ricostruite sulla base di ricerche storiche documentate, migliaia di figurazioni, più di 700 presenze stunt e centinaia di armi riprodotte per una serie, Romulus, ambientata otto secoli prima di Cristo, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei. Girato in protolatino, Romulus è il racconto di questo mondo attraverso gli occhi di tre ragazzi segnati dalla morte, dalla solitudine e dalla violenza: Iemos (interpretato da Andrea Arcangeli), Wiros (Francesco Di Napoli) e la giovane vestale Ilia (Marianna Fontana). Una storia di uomini e donne che scoprono come crearsi un destino anziché subirlo. Una rivoluzione guidata anche da una figura femminile feroce e protettiva, spietata e materna. Romulus è la storia epica della nascita di Roma come non è mai stata raccontata. Le sceneggiature sono firmate da Filippo Gravino (Veloce come il vento, Alaska, Fiore, Il primo re), Guido Iuculano (Una vita tranquilla, Tutto può succedere, Questione di cuore, Alaska) e lo stesso Matteo RovereCompletano il cast Giovanni Buselli (Gomorra – La serie, L’amica geniale), Silvia Calderoni (Riccardo va all’inferno), Sergio Romano (Il campione, La terza stella), Demetra Avincola (Fortunata, Loro 2), Massimiliano Rossi (Il primo re, Il vizio della speranza) Ivana Lotito (Gomorra - La serie), Gabriel Montesi (Made in Italy, Il primo re, Il campione) e Vanessa Scalera (Lea)Romulus è una serie Sky Original prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia. La distribuzione internazionale è di ITV Studios Global Entertainment. La serie sarà prossimamente in esclusiva su Sky.

venerdì 12 luglio 2019

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

IL FOGLIO
La dentona Meryl Streep illumina "Big Little Lies"
"Dentoni finti e parrucca. Così equipaggiata Meryl Streep conquista la seconda stagione di "Big Little Lies", tratta dal romanzo di Liane Moriarty (su Sky Atlantic, dallo scorso 18 giugno). Aggiustamento in corso d'opera, era nata come miniserie e come tale aveva vinto 8 premi Emmy e 4 Golden Globe nel 2017: troppi, oltre al successo di critica e di pubblico, per non stuzzicare un bis. La trama di "Piccole grandi bugie" (Mondadori) era andata esaurita nei primi sette episodi, ma non c'è nulla che uno sceneggiatore bravo e deciso, con il beneplacito e la collaborazione della scrittrice, non riesca a escogitare se i personaggi sono ben congegnati. Amiche e rivali, felici e infelici, ricche e povere — custodi del segreto sull'incidente capitato a Perry Wright, il marito violento di Nicole Kidman caduto dalle scale durante una festa di beneficenza a tema Elvis Presley/Audrey Hepburn — le signore di Monterey tornano con qualche aggiustamento. La spigolosa Renata (Laura Dern, un mostro di bravura) si ritrova con un marito in bancarotta, nell'inventario finiscono anche il Rolex e la fede nuziale, ma non rinuncia alla sfarzosa festa per la figlia. Madeline (Reese Witherspoon) è in crisi con il marito nuovo, causa corna, e con la figlia che invece di andare al college vuole mettere all'asta su internet la verginità. Il precedente consorte, padre della venale fanciulla, si era messo con la giovane hippie vegana Bonnie, faccia e capelli rasta di Zoé Kravitz, dall'umore un po' scontroso. La ragazza madre Jane (Shailene Woodley) ha trovato un lavoro, ormai sappiamo chi è lo stupratore padre di Ziggy, che si ritrova due fratellastri nella stessa scuola. Celeste soffre per il marito morto, e per i lividi dell'ultimo pestaggio. Entra Meryl Streep, con i dentoni (per meglio somigliare al figlio Perry) e la parrucca (per un generale imbruttimento che nasconde un'anima nera). Arriva fingendo le migliori intenzioni, vuole aiutare la nuora vedova con i due ragazzini a carico. L'inchiesta sulla morte di Perry non è in effetti chiusa e ancora ricordiamo la fantastica foto segnaletica con le cinque sospettate in maschera. La vita nella cittadina californiana in riva all'oceano ostenta normalità: i segreti e le bugie inconfessabili sono uno strato sotto ai veleni e alle ipocrisie di tutti i giorni. Lupo in veste d'agnello, Mary Louise Wright vuole scatenare l'inferno. Da mamma amorevole, non crede che il figlio possa essere stato un marito violento, meno che mai uno stupratore: lei lo ha cresciuto come si conviene, a casa era buono e gentile. Quindi si piazza in casa di Celeste, per sventura (di Celeste, confusa ma soprattutto imprudente) adiacente alla stanza della vedova che nel sonno urla, di giorno nutre i gemelli con barrette proteiche, all'occasione rimorchia uno sconosciuto in un bar. La suocera torna prima del dovuto con i bambini e si imbatte in un giovanotto seminudo che sbuca dalla stanza da letto, mentre Celeste non ricorda nulla, intontita da alcool e psicofarmaci. Il regista della prima stagione — il belga Jean-Marc Vallée di "Dallas Buyers Club" e di "Wild" — convinto che la serie fosse chiusa aveva firmato il contratto per dirigere "Sharp Objects". Ha passato il testimone alla regista inglese Andrea Arnold, che conoscevamo per le sue incursioni nel proletariato britannico, con "Fish Tank" e "Red Road". Suo anche il più bel film tratto da "Cime tempestose", con Heathcliff trovatello di pelle scura nella brughiera, come lo aveva immaginato Emily Brontë. Nella California dei ricchi si muove benissimo". (Mariarosa Mancuso)

martedì 9 luglio 2019

GOSSIP - "Sex and the City mi ha salvato la vita!": Kristin Davis fuori dall'alcol grazie alla recitazione

News tratta da "Tgcom 24"
"Grazie a Dio sono viva, sono un'ex alcolista, recitare mi ha salvato". Kristin Davis, famosa per il ruolo di Charlotte in "Sex and the City", esce allo scoperto e racconta il dramma che ha vissuto da giovane. Intervistata al podcast "Origin with James Andrew Miller", l'attrice - che recentemente si è schierata contro Trump - ha raccontato che da giovane alzava il gomito per sentirsi più sicura. Poi è arrivata la serie cult e le cose sono cambiate... "Recitare è l'unica cosa che mi ha spronato ad essere sobria -  prosegue - Non mi sentivo importante, non credevo che sarei arrivata ai 30 anni... ho iniziato a bere molto giovane in California dove vivevo e per fortuna ho smesso quando ero ancora giovane,  prima di ogni conseguenza". Charlotte confessa di essere stata una ragazzina molto timida: "Sentivo di aver bisogno di un qualche aiuto e così ho iniziato a bere". Poi però è arrivata la passione della sua vita, la recitazione, e il successo: "Mi presentavo a lezione dopo una sbornia e ho capito che dovevo fare una scelta. Ed eccomi qui".

lunedì 1 luglio 2019

NEWS - Alla fine "Game of Thrones" e "Lost" hanno una cosa in comune...finali deludenti (ma non I più deludenti..., forse)

News tratta da "Uproxx"
A Song of Ice and Fire author George R.R. Martin was recently a guest on Leonard Maltin’s Maltin on Movies podcast, where he called the internet “toxic” (no argument here!) following the negative reaction to the Game of Thrones series finale. “The internet is toxic in a way that old fanzine culture and fandoms — comics fans, science fiction fans — in those days, was not,” he said. “There were disagreements. There were feuds, but nothing like the madness that you see on the Internet.” It’s this “madness” that led to “The Iron Throne” being voted a worst finale than “Last Forever: Part Two” from How I Met Your Mother, “Remember the Monsters?” from Dexter, and “The End” from Lost. Speaking of Lost: in 2011, shortly before Game of Thrones premiered, Martin told the New Yorker that he “watched [Lost] every week trying to figure it out, and as it got deeper and deeper, I kept saying, ‘They better have something good in mind for the end. This better pay off here.’ And then I felt so cheated when we got to the conclusion.” He added, “I want to give them something terrific,” referring to Game of Thrones readers and viewers. “What if I f*ck it up at the end? What if I do a Lost? They’ll come after me with pitchforks and torches.” You might say Martin’s comments, which ended up on the internet, were… toxic, and Lost co-creator Damon Lindelof hasn’t forgotten them.
“I agree with you, George. And I remain a huge fan of your work,” Lindelof wrote on Instagram over the weekend. “That said, I’ve always wondered if you’d be House Stark or House Lannister… now I know it’s House Glass. Let’s stop throwing stones, shall we?” He then added the hashtags #TheNorthRemembers and #Turd, which are both Thrones references, sort of. Anyway, this unlikely feud can only end one way: with peace and understanding after Martin invites Lindelof over to his house to show him his extensive hat collection. Or maybe GRRM will write “who watches the Watchmen? Not me!” on his blog, I dunno. At least we can all agree The Leftovers series finale? Perfect.

venerdì 28 giugno 2019

NEWS - Fermi tutti! A New York c'è la "Seinfeld Experience": in occasione dei 30 anni della sit-com cult, immergetevi nell'atmosfera del celebre telefilm 
News tratta da "Deadline"
Fans still tending the flame for Seinfeld, whose fabled NBC run began 30 years ago next month, will soon have a place in New York where they will have “hand”: The Seinfeld ExperiencePart retail shop and part immersive show promotion, the ticketed attraction in the city’s Gramercy neighborhood will operate seven days a week. Tickets through February 2020 will go on sale in the coming months, according to Superfly and Warner Bros. Consumer Products. Superfly is a live entertainment producer known for helping create music festivals such as Bonnaroo and Outside Lands as well as Clusterfest, a two-year-old comedy festival. Jerry Seinfeld performed at the 2017 debut of Clusterfest, which included some nods to the show. While Seinfeld is something of a unicorn, bringing in billions in syndication and streaming proceeds, the new initiative is part of a shift toward offering consumers experiences. Live events of all kinds have gained prominence across the media industry as companies look to compensate for declining traditional ancillary revenues. Fans will be able to immerse themselves in Seinfeld through the experience, which will explore moments and characters from the show. It will include interactive exhibits with costumes, memorabilia, set re-creations, and props from the show as well as brand-new content. A retail store in the space will offer limited-edition and exclusive merchandise. “We’re thrilled to bring The Seinfeld Experience to life in an innovative way, combining nostalgia with immersive entertainment, and getting fans closer than ever before to the show and its beloved characters,” Superfly co-founder Jonathan Mayers said. “A show as iconic as Seinfeld should be celebrated with an experience that truly matches its legacy and enduring influence.” In 2015, to mark the occasion of locking up streaming rights to the show, Hulu opened up pop-up Seinfeld “experiences” in various U.S. cities, but the 2019 venture is intended to be more robust. “As our fans celebrate the 30th anniversary of Seinfeld, we are thrilled to partner with Superfly to introduce an authentic experience that pays tribute to the sitcom’s most iconic scenes, catch phrases and characters,” said Peter van Roden, SVP of Global Themed Entertainment, Warner Bros. Consumer Products. Said Jerry Seinfeld: “Because I am Seinfeld, for a long time I was the only person to actually have the Seinfeld experience. Now, these crazy Superfly people are going to make it so lots of people can interact with our silly ’90s TV show. All I can say is, in the general context of the world we live in, this now seems completely normal.”

martedì 25 giugno 2019

GOSSIP - Smollet quel cappio! Il protagonista di "Empire" fermato dalla polizia: voleva impiccarsi?
New video of Jussie Smollett moments after his alleged attack has been released by the Chicago Police Department. The video comes from police body cam footage as they responded to the 37-year-old Empire actor’s 911 call back in January. In the vid, Jussie can be seen wearing rope around his neck in his apartment. The officers ask if he wants to remove the rope and he complies but says he “just wanted you all to see it.” He also adds that his alleged attackers poured bleach on him.
Jussie then tells officers he does not want to be recorded and they agree to turn their cameras off.
Check out the entire video

martedì 18 giugno 2019

NEWS - Fermi tutti, il Clone Club ha riaperto! Tatiana Maslany fa risorgere "Orphan Black" (a voce)

News tratta da "Variety"
Attention, Clone Club: “Orphan Black” is getting a post-TV afterlife.
Temple Street Productions, the production company behind the sci-fi thriller, inked a deal with premium digital fiction startup Serial Box to create a brand-new installment, “Orphan Black: The Next Chapter” — continuing the story of the clone sisterhood and their allies (and enemies) after the end of the TV show.
Tatiana Maslany, the Emmy-winning star of “Orphan Black” who portrayed 14 different clones on the show, is on board to voice the new episodes. The 10-episode series will be available later this summer in audiobook and text formats exclusively from Serial Box. Boat Rocker Studios, the parent of Temple Street, is an investor in Serial Box.
Orphan Black” ran for five seasons on BBC America in the U.S. and Canada’s Space. In the TV series finale, the full list of 274 female Leda clones is revealed — prompting Cosima, one of the original Clone Club members, and her companion Delphine to embark on a quest to inoculate them against the respiratory disease the clones are susceptible to. According to Temple Street and Serial Box, “The Next Chapter” is the official continuation of the Orphan Black story, set eight years in the future from where season 5 left off and features the same characters, all voiced by Maslany. The companies aren’t sharing additional plot details but said “#cophine” — a reference to Cosima and Delphine — “definitely plays a big part in the story.”
Serial Box has enlisted a new writing team for “Orphan Black: The Next Chapter.” It has signed Malka Older as the showrunner and Mishell Baker, Lindsay Smith, Heli Kennedy, Madeline Ashby and E.C. Myers as series writers. The writers’ room approach, according to the company, lets it release serialized fiction five times faster than a traditional book.
“We are delighted to be able to extend the Orphan Black franchise through this new and innovative partnership with Serial Box,” Ivan Schneeberg and David Fortier, Boat Rocker’s co-executive chairmen and executive producers of “Orphan Black,” said in a joint statement. “Orphan Black’s devoted fans will now get more of what they love on this exciting listening and reading platform.”
Serial Box patterns its service on traditional TV shows, with new episodes (chapters) of its serialized stories released every week in “seasons” that typically run 10-16 weeks. The first chapter is free; subsequent episodes cost $1.99 each or users can buy a season pass at an average price of $13.99.
The “Orphan Black” collaboration with Temple Street marks New York-based Serial Box’s second major entertainment partnership, after announcing a deal with Marvel Entertainment to create original stories based on Black Panther, Jessica Jones, Black Widow and Thor.
Separately, a TV series set in the “Orphan Black” universe — with a completely new story — is in the works at AMC Networks from Temple Street, Variety first reported earlier this year.

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Lick it or Leave it!

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