News tratte da "Il Messaggero"+"Il Sole 24 ore"
Un'avvisaglia di tempesta, un'altra piccola scossa tellurica che precede lo sconvolgimento che sta per abbattersi nel mondo dell'intrattenimento. Sky e Netflix uniranno le forze convogliando i loro prodotti in un unico "aggregatore" di contenuti: «Annunciamo l'inserimento di Netflix nell'offerta di Sky Q perché aggregare è fondamentale - ha detto, dall'EY Digital Summit in corso a Capri, il responsabile di Sky Europe Andrea Zappia - di fronte a un'offerta gigantesca un aggregatore è importantissimo per semplificare la vita agli utenti». Come già accade in Inghilterra e Germania, un solo clic sulla app di Netflix dal decoder di Sky (da cui è già possibile accedere anche a YouTube, DAZN e Spotify) sarà sufficiente per accedere ai contenuti delle due piattaforme. Comodo per lo spettatore, se si considera che solo l'offerta di serie tv dai cosiddetti OTT (operatori come Amazon, Hulu e Netflix) nel 2018 è arrivata a circa 300 nuovi prodotti, di cui più della metà licenze originali Netflix. Saltare da un operatore all'altro, e navigare tra pacchetti e listini diversi, per il consumatore di streaming, nato in epoca post zapping, è un "fastidio" facilmente aggirabile aggregando. Ma la tattica messa in campo, più che per il consumatore, è pensata come una sorta di salvagente - o arma segreta - per i due giganti dell'entertainment minacciati dall'arrivò dei competitor Usa. Se da un lato Sky arricchisce il suo palinsesto, offrendo un nuovo servizio ed evitando una guerra di prezzi contro Netflix (capace di politiche molto aggressive), dall'altra Netflix si allea con un operatore capace di garantirgli ricavi sicuri.
Dal 9 ottobre i clienti Sky Q con Sky TV e Sky Famiglia potranno già sottoscrivere l'offerta al prezzo di €9,99 in più al mese nella fattura Sky. Per chi non ha ancora sottoscritto il pacchetto Sky Famiglia, aggiungere Intrattenimento plus costerà 15,39 €. L'offerta Intrattenimento plus sarà inoltre disponibile entro dicembre anche per tutti i nuovi clienti Sky, che potranno attivarla al momento dell'acquisto del proprio abbonamento Sky.
Chi ha già un abbonamento Netflix potrà decidere di sottoscrivere Intrattenimento plus, anche mantenendo il proprio profilo Netflix, per beneficiare dell'esperienza di visione di Sky Q e dei vantaggi di prezzo di questa offerta. Oppure potrà vedere Netflix direttamente attraverso l'app disponibile su Sky Q. L'offerta include il piano Netflix Standard (visione in HD e su 2 schermi in contemporanea, del valore di €11,99). I clienti Sky Q Platinum che già vedono Sky su tutte le Tv di casa, invece, allo stesso prezzo avranno il piano Netflix Premium (visione in 4K e su 4 schermi in contemporanea, del valore di €15,99). Prossimamente l'app Netflix sarà anche disponibile su Now Tv Smart Stick e Now Tv Box.
Un'alleanza che è segno dei tempi moderni, quelli in cui, pur di andare incontro alle nuove abitudini dello spettatore 2.0, si è disposti a rompere anche barriere e inimicizie un tempo insormontabili (vedi alla voce House of Cards, originale Netflix la cui licenza, prima che Netflix arrivasse in Italia, apparteneva proprio a Sky). Ma l'accordo tra Sky e Netflix è solo una delle mosse, e certo non l'unica, che le nuove piattaforme e gli operatori tradizionali stanno mettendo in campo in attesa dell'irruzione sui (piccoli) schermi di Apple, Google e Disney +, colossi assai aggressivi dalla disponibilità economica molto elevata.
Alleanze strategiche e joint venture come quella, da siglare ufficialmente martedì prossimo, tra Netflix e Mediaset. Ovvero il più grande accordo del genere in Italia, nato per affrontare la concorrenza futura e aumentare la redditività: sette film in coproduzione (e la probabile distribuzione della serie cult Stranger Things in chiaro) in cambio del lancio in anteprima su Netflix per un periodo di tempo terminato. Un'operazione fotocopia rispetto a quella che Mediaset ha già realizzato con Amazon, coproducendo la serie Made in Italy e concedendola in anteprima in streaming agli abbonati della piattaforma. «Con Netflix e Amazon abbiamo conversazioni e un buon rapporto», aveva detto a luglio Piersilvio Berlusconi. Con la guerra alle porte, e le corazzate in arrivo, i media sul campo si affidano al vecchio adagio: il nemico del mio nemico è sempre più il mio amico.
Chi ha già un abbonamento Netflix potrà decidere di sottoscrivere Intrattenimento plus, anche mantenendo il proprio profilo Netflix, per beneficiare dell'esperienza di visione di Sky Q e dei vantaggi di prezzo di questa offerta. Oppure potrà vedere Netflix direttamente attraverso l'app disponibile su Sky Q. L'offerta include il piano Netflix Standard (visione in HD e su 2 schermi in contemporanea, del valore di €11,99). I clienti Sky Q Platinum che già vedono Sky su tutte le Tv di casa, invece, allo stesso prezzo avranno il piano Netflix Premium (visione in 4K e su 4 schermi in contemporanea, del valore di €15,99). Prossimamente l'app Netflix sarà anche disponibile su Now Tv Smart Stick e Now Tv Box.
Un'alleanza che è segno dei tempi moderni, quelli in cui, pur di andare incontro alle nuove abitudini dello spettatore 2.0, si è disposti a rompere anche barriere e inimicizie un tempo insormontabili (vedi alla voce House of Cards, originale Netflix la cui licenza, prima che Netflix arrivasse in Italia, apparteneva proprio a Sky). Ma l'accordo tra Sky e Netflix è solo una delle mosse, e certo non l'unica, che le nuove piattaforme e gli operatori tradizionali stanno mettendo in campo in attesa dell'irruzione sui (piccoli) schermi di Apple, Google e Disney +, colossi assai aggressivi dalla disponibilità economica molto elevata.
Alleanze strategiche e joint venture come quella, da siglare ufficialmente martedì prossimo, tra Netflix e Mediaset. Ovvero il più grande accordo del genere in Italia, nato per affrontare la concorrenza futura e aumentare la redditività: sette film in coproduzione (e la probabile distribuzione della serie cult Stranger Things in chiaro) in cambio del lancio in anteprima su Netflix per un periodo di tempo terminato. Un'operazione fotocopia rispetto a quella che Mediaset ha già realizzato con Amazon, coproducendo la serie Made in Italy e concedendola in anteprima in streaming agli abbonati della piattaforma. «Con Netflix e Amazon abbiamo conversazioni e un buon rapporto», aveva detto a luglio Piersilvio Berlusconi. Con la guerra alle porte, e le corazzate in arrivo, i media sul campo si affidano al vecchio adagio: il nemico del mio nemico è sempre più il mio amico.
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