martedì 24 aprile 2018

NEWS - Scandaloso al Cibali! "I Medici" hanno ricevuto la sovvenzione di 4 milioni di euro dal governo Renzi (attraverso il Ministero dei Beni Culturali di Dario Franceschini), con tanto di delibera ad hoc più unica che rara 

News tratta da "Il Fatto Quotidiano"
Le riprese sono in corso in queste settimane e la messa in onda è prevista per il prossimo autunno. Si tratta della seconda serie de I Medici, la fiction sulla signoria fiorentina la cui prima stagione, 4 serate trasmesse nel 2016 (8 episodi da 50 minuti l'uno), è stata un grande successo di pubblico. Coprodotta dalla Rai e realizzata da Lux Vide, è stata venduta in oltre cento Paesi. La serie è stata co-finanziata da Viale Mazzini con 8,3 milioni di euro nel 2014 (prima serie) e 11 milioni nel 2016 (seconda serie). Il piano 2018 di Eleonora Andreatta (direttrice di Raifiction) dovrebbe prevederne altri 11 per la terza. E fin qui tutto normale. A essere insolito è un aiutino da 4 milioni di euro ricevuto dallo Stato. Si parte con una delibera del Cipe (il Comitato interministeriale di programmazione economica) che il 23 dicembre 2015, all'interno degli interventi del FSC (Fondo di sviluppo e coesione), concede 11 milioni e 50 mila euro alla Regione Toscana "per il finanziamento del programma di interventi a sostegno dell'industria audiovisiva localizzata nel territorio della regione, nell'ambito del progetto Sensi contemporanei", si legge. Uno stanziamento stipulato attraverso il ministero dei Beni culturali di Dario Franceschini: 9,5 milioni per il 2016; 1,05 milioni per il 2017; 500 mila euro per il 2018. L'anomalia sta in quei 4 milioni destinati espressamente alla realizzazione de I Medici: "Per il sostegno alla produzione audiovisiva sono stanziati 5,430 milioni, di cui 4 milioni per il co-finanziamento della produzione di una fiction televisiva dedicata alla storia della famiglia Medici di Firenze", recita la delibera che porta la firma dell'allora premier, Matteo Renzi, e del sottosegretario con delega al Cipe, Luca Lotti. Tutto lecito, anche se è davvero insolito che il titolo della serie venga espressamente citato in una delibera del governo. Il Cipe, però, in questo caso non ha fatto altro che prendere atto di una richiesta del ministero seguita a una legge regionale del 30 marzo 2015. La Toscana ha chiesto di destinare quei soldi al progetto, il Mibact ha avallato la richiesta e il Cipe ha erogato i fondi: "Quando la richiesta arriva sul nostro tavolo, i giochi sono fatti, possiamo solo prenderne atto. Poi sta alla Corte dei conti rilevare eventuali irregolarità, che in questo caso non ci sono", spiegano dal Cipe. Andiamo, dunque, a Firenze. "Un ruolo rilevante dell'intero programma è riservato alla realizzazione della serie sul Rinascimento e famiglia Medici, progetto a cui la società Lux Vide sta lavorando da anni, riuscendo a farlo includere nel piano di produzione di Rai fiction con un finanziamento Rai pari a 8 milioni e 300 mila euro, ai quali si aggiungono i 4 milioni previsti dalla presente proposta", si legge nella relazione tecnica della Regione Toscana.

Ribadiamo, tutto regolare. Ma1'interrogativo è: perché una serie tv già finanziata in maniera considerevole dalla Rai, con oltre 30 milioni per tre stagioni, deve ricevere altri 4 milioni da Palazzo Chigi (anche se attraverso l'utilizzo di fondi regionali)? Il Cipe, infatti, non sovvenziona direttamente serie tv. L'unico caso è stato Agrodolce, la serie siciliana voluta da Giovanni Minoli, andata in onda nel 2008 e nel 2009 e poi stoppata, con la revoca di fondi pubblici per 24 milioni. Le Regioni, invece, hanno anche questa funzione ma il processo di erogazione è più complesso e avviene quasi sempre tramite bandi. Il finanziamento a I Medici, insomma, sembra un bel regalo alla Lux Vide, la società di produzione fondata dall'ex direttore generale della Rai (scomparso nel 2016) e guidata da due suoi figli, Matilde (moglie di Giovanni Minoli, ancora lui) e Luca. Peraltro nell'agosto 2015, cioè poco prima della delibera Cipe, era arrivato a Palazzo Chigi come vicesegretario generale, e proprio dal Mibact, Salvo Nastasi, rampante manager pubblico che è il marito di Giulia Minoli, figlia di Giovanni Minoli e Matilde Bernabei. Lux Vide è una delle più importanti e potenti case di produzione italiane, una di quelle che più lavora permamma Rai, per cui produce, tra gli altri, Don Matteo, Sotto copertura, Un passo dal cielo, Che Dio ci aiuti. La prima stagione de I Medici narra le vicende di Lorenzo e Cosimo de' Medici e in Italia è stata vista da oltre 7 milioni di telespettatori, con una media del 27% di share su Raiuno. Nel cast, stellare, c'è pure Dustin Hoffman. "Regione e Cipe si sono dimostrati buoni imprenditori, dando una mano a un prodotto che ha fatto conoscere la Toscana e il Rinascimento italiano nel mondo. Per avere quei soldi siamo stati sottoposti a 5 audit. I 4 milioni sono spalmati sulle tre serie, quindi 1,3 milioni a stagione", spiega l'ad Luca Bernabei. Che poi aggiunge: "Per realizzare la prima serie abbiamo recuperato 12 milioni in Italia e 12 all'estero. Abbiamo girato solo in Toscana portando un indotto considerevole e generando un aumento del turismo del 10-15%". In autunno, dunque, partirà la seconda serie. Viale Mazzini e Lux Vide sperano di confermare, o superare, il successo del 2016.

5 commenti:

Bea ha detto...

La cricca dei fiorentini colpisce ancora

Anonimo ha detto...

Ah ecco perché Franceschini ha fatto la legge per trasmettere più serie made in Italy e meno americane

Anonimo ha detto...

che schifo di paese

Nanni ha detto...

Franceschini è quello che sta facendo di tutto per rimanere al potere di governo cercando di allearsi coi 5 stelle, ricordiamolo...

Anonimo ha detto...

pazzesco

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