martedì 26 aprile 2016

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Con "22.11.63" King e Abrams vanno in flashback più nei sentimenti che nella storia
"Viaggiare nel tempo, tornare indietro per correggere quello che non è andato per il verso giusto, evitare quelli che, con il senno di poi, si sono rivelati errori catastrofici: è uno dei desideri più arcani dell'uomo e uno dei grandi temi che da sempre hanno nutrito l'immaginario della letteratura, del cinema, delle serie tv. Cosa sarebbe successo, per esempio, se il 22 novembre del 1963 Lee Harvey Oswald non avesse sparato a Kennedy? Lyndon Johnson non sarebbe diventato presidente, si sarebbe evitata l'escalation militare in Vietnam e chissà quali altre conseguenze sulla storia delle nazioni e dei singoli individui... A questo sogno utopico, Stephen King ha dedicato un romanzo, 22.11.63, che la piattaforma americana Hulu ha trasformato nell'omonima serie tv, firmata tra gli altri da J.J. Abrams e dallo stesso King (in Italia su Fox, luned'i ore 21.10). La storia è questa: Jake Epping (interpretato da un bravissimo James Franco), insegnante e scrittore, lascia gli anni duemila per attraversare un portale, scoperto da un suo amico malato terminale di cancro, che conduce direttamente all'ottobre de11960. Jake ha una missione ben precisa, ri-tracciare Oswald e impedire l'omicidio del Presidente Kennedy. L'aspetto fantasy della serie è limitato a questa cornice iniziale, non appena Jake approda negli anni 6o il racconto diventa un period drama, che intreccia un ritratto dell'America di quel periodo, e una storia d'investigazione per ricostruire gli oscuri dettagli dell'omicidio Kennedy. Ben presto si capisce che Jake non può essere un semplice esecutore, è troppo emotivo, ha troppo a cuore le storie e i destini delle persone, vuole fare del bene: la sua missione prende una piega personale, i sentimenti si mettono di mezzo. Il viaggio nel tempo si complica, cambiare il passato non è mai una scelta innocua. Jake dovrà vedersela non solo con la politica e le cospirazioni, ma anche con i suoi personali demoni interiori". (Aldo Grasso, 26.04.2016)

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