Articolo tratto da "Il Giornale"
Un incubo all'orizzonte: la superbolletta Rai. A
luglio, al riparo da conseguenze elettorali perché le amministrative
saranno già passate, arriverà la prima bolletta caricata con l'odiato
canone Rai. Molti
sono ancora i dubbi e il numero verde di Viale Mazzini è perennemente
occupato. L'unica cosa certa è che sarà una bolletta da salasso. I 100
euro della tassa Rai sono divisi infatti in dieci rate di 10 euro, ma il
primo semestre verrà addebitato tutto in un colpo nella bolletta di
luglio, dunque 70 euro oltre ai costi dell'elettricità. Ma c'è di più,
uno scenario inquietante finora non smentito dalla Rai, che potrebbe
trasformare le prossime bollette in una stangata clamorosa. La
Rai punterebbe a far pagare anche gli arretrati di canone non riscosso,
fino a dieci anni. Lo riporta il giornale online Qui Finanza, che
scrive: «Con l'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2016, del
pagamento del canone Rai insieme alla bolletta della luce e le
contestuali dichiarazioni del governo che ciò non costituirà una
sanatoria per le evasioni degli anni precedenti, si è diffuso il timore
che questa potrebbe anche essere l'occasione per pretendere la
riscossione degli anni arretrati. Infatti il pagamento della bolletta
della luce, con la maggiorazione per il canone, sarà una sorta di
autodenuncia e di ammissione del debito».
La prescrizione del mancato pagamento del canone Rai
scatta dopo dieci anni, ciò significa in linea teorica che la Rai
potrebbe infilare nella bolletta fino a dieci canoni arretrati,
«maggiorato degli interessi al tasso legale», mentre su accertamento
della Guardia di Finanza «può inoltre essere comminata una sanzione
amministrativa di importo compreso tra 103,29 e 516,45 euro». Calcolato
tutto, un salasso terrificante. Che
avrebbe dubbia legittimità, visto che così facendo la Rai presume che
chi dichiara implicitamente di avere un televisore accettando di pagare
il canone in bolletta, abbia avuto un televisore anche nei dieci anni
precedenti. Questa finora è l'ipotesi, non ancora smentita dalla Rai né
dal governo.Ma Viale Mazzini sta battendo altre strade per recuperare
più soldi possibile. Negli
ultimi giorni i telefonisti Rai stanno chiamando a raffica rivenditori e
riparatori tv per chiedere il pagamento del «canone speciale», anche se
nelle specifiche della stessa Rai i negozi che vendono televisori sono
esentati dal pagamento. Eppure in queste ore i telefoni dei più
importanti negozi di elettrodomestici italiani squillano, e dall'altra
parte c'è l'addetto che chiede di pagare il canone, e anche in fretta. I
commercianti hanno chiesto aiuto all'Aires, l'associazione di
Confcomercio che li rappresenta. La quale ha scritto una lettera a Viale
Mazzini, già spedita tre volte, direttamente all'attenzione del dg, ma
senza alcuna risposta.
«È la stessa Rai a chiarire esplicitamente che le
nostre aziende sono escluse dal pagamento del canone - spiega Davide
Rossi, direttore generale di Aires-Confcommercio - I nostri associati ci
segnalano invece numerose chiamate che invitano a ottemperare al
pagamento del canone. Speravamo che con la riforma del canone e gli
annunci sulla semplificazione della normativa, si sarebbero evitate
queste situazioni». Si
vede che la Rai ha fretta di incassare. «Sembra emergere ancora una
volta l'unica filosofia che anima l'attività delle 300 persone che
operano nella struttura Rai Canone - attacca il deputato Michele
Anzaldi, segretario Pd in Vigilanza Rai -: non quella di aiutare i
cittadini ma tormentare e vessare i contribuenti, creando ansia spesso
ingiustificata e arrivando, come sembra in questo caso, ai limiti della
truffa».
2 commenti:
Grazie Renzi, grazie di cuore!
Sti barboni sono quelli del capodanno anticipato...so io dove gli metterei 100 o 1000 euro!
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