NEWS - Auditel da rottamare! Ecco le prove che la rilevazione degli ascolti è una bufala: telecomandi fantasma, anonimato violato, rappresentazione del pubblico italiano falsata
Articolo tratto dal "Corriere della Sera"
Dal telecomando fantasma all’anonimato violato.
Ecco le falle nel sistema dei rilevamenti tv raccontate da chi è nel
panel. Ecco tutto ciò che avreste voluto sapere sull’Auditel e non
avete mai osato chiedere: millimetrico, con un livello di anonimato da
Guerra fredda e in grado di rappresentare tutti gli strati sociali, come racconta il mito? Non proprio a parlare con una
famiglia che fa parte del panel da pochi mesi e che abbi am o contatta
to in segui to allo scandalo dell’«Audigate» svelato dal Corriere.
Primo: esiste il famigerato telecomando con il quale gli appartenenti al
panel dovrebbero segnalare, di volta in volta, quante persone
sono sedute davanti alla tv? La nostra famiglia — che chiameremo XY —
non lo ha mai visto. Nessuno ne ha fatto cenno quando gli hanno
montato il meter, lo strumento di rilevazione che è collegato sia alla
tv che al decoder Sky. E, anzi, dalle domande poste dal personale sul
numero di componenti del nucleo è facile supporre che il
calcolo sia frutto di una media, che nell’epoca della sorveglianza
di massa, di Edward Snowden e dei social network, risulta un
tantino démodé (peraltro ci hanno scritto anche un saggio di successo: The average is over, liberamente traducibile come la media è
morta). Potrebbe sembrare un particolare ma non lo è visto che la supposta superiorità del sistema Auditel nel calcolare lo share dei programmi rispetto alle metriche delle tv a pagamento come lo smart panel è basato proprio su questo numero magico.
Magari qualcuno lo avrà questo telecomando ma, evidentemente,
non tutti. Forse la famiglia XY fa eccezione. Secondo: per il disturbo
della partecipazione al panel c’è un bonus annuo di 40 euro annui e per
permettere al personale di montare i necessari strumenti di rilevazione bisogna dare la disponibilità a far entrare un tecnico
dal lunedì al venerdì in orari d’ufficio. Le coppie che lavorano
potrebbero dunque risultare sottostimate, come anche gli strati
più ricchi della popolazione che difficilmente saranno propense ad accettare il disturbo. Altro elemento importante perché l’attendibilità dell’audience richiede che il panel riproduca il più
esattamente possibile la stratificazione sociale, culturale ed economica delle persone davanti alla tv. Terzo, ultimo e forse più
importante dubbio. Ma i dati su chi fa parte di questo sacro panel
dal quale dipendono 4 miliardi circa di investimenti pubblicitari
sui canali televisivi non dovrebbero essere trattati come la lista di
chi detiene dei soldi non dichiarati al Fisco in Svizzera? Questo è
l’occhio del ciclone dell’Audigate, visto che da quanto è stato
scoperto dal Corriere e poi confermato da Auditel, Nielsen (la società a
cui sono affidate le rilevazioni) e Rai e Upa in qualità di azionisti dell’Auditel, il panel è stato contaminato da uno scambio
improprio di email che ne hanno minato la segretezza. La teoria dice
che i nomi dovrebbero essere preservati dall’Auditel stessa
mentre Nielsen dovrebbe gestire solo codici non riconducibili
all’anagrafe. Peccato che la famiglia XY sia stata contattata direttamente sul cellulare per la richiesta di partecipazione, con nome e
cognome. È vero che esiste un codice famiglia ma le comunicazioni
arrivano via posta tradizionale con no me, co gn om e e in dirizzo. I n
so ldo ni Nielsen, società privata che visto il proprio business
avrebbe anche dei potenziali conflitti di interessi, sa tutto. Un’altra
eccezione? La ciliegina sulla torta è che la famiglia XY era stata già
contattata anni fa per fare parte del panel ( al tempo aveva
declinato). Essere pescati due volte su 60 milioni di abitanti è una
bella casualità da fare impazzire gli amanti del calcolo delle
probabilità. Il mistero del telecomando fantasma e le falle
nell’anonimato si sommano alle domande dell’«Audigate»: quali email
hanno inquinato il panel dato che le famiglie vengono contattate
tramite posta analogica? Chi aveva accesso a queste mailing list? Chi
ne garantisce la segretezza? Di quante email stiamo parlando? Grattacapi
a realtà aumentata per il board Auditel di mercoledì.
lunedì 12 ottobre 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
chiudetelo! è davvero giunta l'ora!
Posta un commento