L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
AVVENIRE
"Hannibal", oltre il buon gusto in prima serata
"In fondo la domanda è sempre quella: fino a che punto una tivù
generalista può spingersi in là nel buon gusto, in nome della qualità e
della ricerca del successo, senza offendere o addirittura far del male
al pubblico televisivo o almeno ad una parte di esso?
A far riaffiorare con forza l’antica questione è la scelta di Italia 1
di mandare in onda da domani, in prima serata, la serie televisiva
Hannibal. Ispirata al romanzo Il delitto della terza luna di Thomas
Harris, che precede Il silenzio degli innocenti, introduce la figura
dello psichiatra cannibale Hannibal Lecter (interpretato per due volte
al cinema da Anthony Hopkins) e dell’agente speciale Will Graham,
brillante “profiler” criminale dell’FBI.
«Un prodotto di grande qualità che ha avuto enormi consensi in America»
ha spiegato Luca Tiraboschi, il direttore della rete «giovane» di
Mediaset. «Andrà in onda senza censure né tagli, seppure accompagnato
dal bollino rosso». In America, va detto, la serie è stata proposta dal
network Nbc, il giovedì alle 22 e col bollino rosso, proprio per
limitare al massimo la presenza davanti al video dei minori, e gli
ascolti non sono stati poi così eccellenti. Ma il punto è un altro. Da
noi il telefilm viene trasmesso in prima serata. E serve a Italia 1 per
recuperare il consenso tra quegli spettatori che hanno fatto la fortuna
di canali come Fox Crime su Sky. Una larga fetta del pubblico adulto,
infatti, ama le serie cosiddette crime, dove abbondano fatti di sangue e
di violenza. Da qui il proliferare nelle produzioni americane di storie
sempre più a tinte forti. Si tratta di prodotti girati da grandi
professionisti e recitati da bravi attori. Produzioni di serie A,
dunque, non filmini horror a basso costo.
Peccato che alle 21, davanti ai canali della tv generalista, ci siano
moltissimi minorenni e tra questi anche tanti bambini. Come vivranno
loro una serie «di forte impatto psicologico», dove ai telespettatori
non sarà risparmiato niente?
Tanto per capirci. Già nel primo episodio, questa sera, vedremo il
famigerato psichiatra antropofago, cucinarsi e mangiare i polmoni di
alcune sue vittime. «La telecamera si alza per inquadrare il viso – ha
raccontato la vedova di Dino De Laurentiis che ha prodotto Hannibal –
scorgiamo solo gli zigomi, lo scintillio della forchetta che si avvicina
alla bocca. E un ghigno di assoluto piacere».
Sappiatelo: niente ci sarà risparmiato da questa serie. Che, secondo
Mediaset, ha subito un’unica censura (all’americana, aggiungiamo noi):
«una scena dove Lecter sbuccia letteralmente le sue vittime, sono state
coperte le natiche nude di quest’ultime perché ritenute offensive». Come
se il problema, in un telefilm simile, stesse in qualche natica al
vento.
In realtà – cosa che Mediaset non dice – «un episodio è stato tagliato
perché mostrava bambini che uccidevano coetanei, una scena a rischio
soprattutto dopo la strage della scuola di Newton».
Insomma, siamo sempre alle solite: le televisioni per aumentare il
pubblico hanno bisogno di fare leva sull’antica «legge» delle tre esse:
sesso, soldi, sangue. Qui, alle prime due, hanno sostituito la paura,
convinti come sono che anche la triade male, sangue e orrore sia utile
per far crescere l’Auditel.
E i bambini davanti alla tv? È un problema solo dei genitori. In fondo,
sostengono certi esperti, le televisioni commerciali non devono fare le
baby sitter ma produrre profitti. A qualunque costo".
(Gigio Rancilio, 12.09.2013)
giovedì 12 settembre 2013
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2 commenti:
L'AIART contro #Hannibal
(ANSA) - ROMA, 12 SET - "Hannibal su Italia1 rischia di
essere l'ennesimo esempio di tv trash, ma che scade addirittura
nell'horror. Mandarlo in prime time ci sembra a dir poco assurdo
e contrario a qualsiasi regola di buon senso. Ci auguriamo che i
telespettatori cambino canale, questo si merita chi ha voluto
questo programma". Lo afferma Luca Borgomeo, presidente
dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart. "Dispiace
constatare - continua Borgomeo - come le emittenti godano di una
sorta di immunita' ed hanno una vera e propria licenza di
offendere i minori, violare i loro diritti nel silenzio assoluto
delle istituzioni che, nei fatti, accettano che in tv tutto sia
lecito e non intervengono a contrastare il progressivo
scadimento morale e culturale di una tv sempre piu' socialmente
deresponsabilizzata".
HANNIBAL non è più spaventoso di La Russa.
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