Articolo di Renato Franco sul "Corriere della Sera"
"La scena della donna lucertola in uniforme rossa che si ingoia un topo intero è rimasta nella (minima) storia della tv. Lei era l' aliena Diana (Jane Badler), mente torbida di un gruppo di extraterrestri roditori addicted sbarcati sulla Terra con 31 astronavi dal diametro di otto chilometri: erano i Visitors e nel 1985 conquistarono i telespettatori di Canale 5. In realtà fu un' invasione lampo, appena 19 episodi, ma sufficienti a rimanere impressi allo scorrere del tempo. Un telefilm - nato dal successo di due miniserie costate 27 milioni di dollari, un record per l' epoca - che divampò e poi si spense per il calo degli ascolti. Ora la razza rettile extraterrestre ci riprova. I lucertoloni cannibali con la lingua lunga venti centimetri ma che si nascondono sotto un rassicurante volto umano sono tornati. Il refrain è quello di allora: «Non abbiate paura, non vogliamo farvi del male», ma le intenzioni non sono per niente pacifiche, vogliono conquistare la Terra. «Visitors» si riaffaccia con il remake «V», nuovo cast ed effetti speciali aggiornati di 25 anni. E il debutto negli Stati Uniti è stato più che incoraggiante: 14 milioni di spettatori, per Abc il miglior esordio dai tempi di «Lost», secondo soltanto a «Ncis: Los Angeles» (in onda su Cbs) come miglior première di stagione. Lo sbarco in Italia è previsto per la primavera del 2010: Joi, il canale pay del digitale terrestre Mediaset, si è assicurato i diritti della nuova serie (che poi arriverà in chiaro su Canale 5). «V» per il momento è composto da quattro episodi (ne sono previsti 13 totali per la prima stagione). E il cast è completamente cambiato. Non c' è più la perfida lucertola Diana, che ha preferito la carriera musicale. Non c' è più il reporter Mike Donovan (Marc Singer), che scopriva la verità sui visitatori. Non c' è più Willie, il visitor buono, interpretato da Robert Englund, che nel frattempo sfogava il suo lato oscuro nei panni di Freddy Krueger, assassino da incubo di «Nightmare». Al posto di Diana, è arrivata Anna, ovvero Morena Baccarin, brasiliana di Rio, classe 1979. Si presenta agli abitanti della Terra vestita come una manager d' azienda, che per annunciare «l' invasione» comunica attraverso giganteschi megaschermi dalle astronavi, indice conferenze stampa per trasmettere al mondo il suo messaggio di pace, fa propaganda attraverso YouTube. Il ruolo di eroe è affidato all' agente dell' Fbi Erica Evans, interpretata da Elizabeth Mitchell. È lei a scoprire che in realtà è da decenni che i Visitors si stanno infiltrando tra gli uomini e il loro piano è arrivato al passo finale. La trama ricalca l' originale. Ma in America l' hanno buttata in politica. Perché c' è chi ha visto nella serie un attacco all' Obamamania. Le espressioni con cui gli alieni cercano di convincere gli umani delle loro buone intenzioni - «speranza», «cambiamento» e soprattutto il loro insistere sulla preoccupazione per «la salute universale» (hanno conoscenze scientifiche superiori a quelle dell' uomo) - sono state lette (dal Chicago Tribune, ma anche dal Washington Post) come una critica ai cavalli di battaglia del nuovo presidente americano. Il Chicago Tribune scrive che la serie è «una pungente osservazione sull' Obamamania che farà infuriare i fan del presidente e delizierà i suoi detrattori». E c' è chi ha pure sottolineato che il debutto su Abc è avvenuto nello stesso giorno in cui ricorreva il primo anno di mandato di Obama... La trama ricalca l' originale. Allora però i cattivi erano associati ai nazisti, ora l' allusione è alla minaccia terroristica, non a caso a volte vengono chiamati «terroristi» e si scopre che sono infiltrati tra gli umani. Insomma una cellula nascosta. Ma, al di là delle letture dei giornali americani, «V» è anche un avvertimento di come i media possono influenzare la nostra vita. Gli alieni sono abili nel manipolare i mezzi di comunicazione, la tv in primis, che usano per ottenere consenso. Ricorda qualcosa? Jace Hall, uno dei produttori esecutivi, ha spiegato: «Le fiction di fantascienza danno la possibilità di guardare alla condizione dell' uomo da diversi punti di vista, prendere i media come angolo di visuale è un modo molto buono per guardare alle nostre ossessioni. Viviamo nell' epoca di Facebook-Myspace, esploriamo anche questo universo»".
Il promo di "V"
2 commenti:
uno dei pochi serial da salvare della stagione
lo aspetto con ansia e curiosità, anche se i Visitors degli anni '80 sono insuperabili
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