lunedì 8 gennaio 2007

L’EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
Rubrica a cura di Leo “Grant” Damerini, tratta dal "Telefilm Magazine" di gennaio

XL
Una bambola coi Buffy

"Odio la bambola di Buffy, non mi somiglia affatto, sembra Erik Estrada (il poliziotto bruno della serie 'CHiPs', n.d.r.). Ha quella massa marrone indefinibile in testa e l'abbronzatura perenne".
(Sarah Michelle Gellar, Novembre 2006)

CORRIERE DELLA SERA
In Italia mai più
"Impossibile lavorare in Italia, le fiction uccidono il talento".
(La nuova Bond-girl Caterina Murino, 12.11.2006)

IO DONNA
In Usa dilaga il 'tele-imbarazzo' da serie tv

"La fine della fruizione simultanea ha creato un fenomeno nuovo: il tele-imbarazzo. 'The Wire', 'Grey's Anatomy', 'Desperate Housewives', 'Lost': la 'discussione del mattino dopo' era un classico della vita d'ufficio americana. Ora i colleghi si guardano con sospetto, temendo che i più avanzati raccontino tutto a chi è rimasto indietro. I giornali parlano della fine del 'water cooler shows', i programmi che venivano commentati intorno al distributore dell'acqua che nella salutista e stakanovista America è un punto di ritrovo, come il bar di sotto per gli italiani e il pub dell'angolo per gli inglesi). Esiste addirittura un mercato nero degli episodi non ancora trasmessi, da cui partono raffiche di indiscrezioni su internet: rivelare le novità dei Sopranos significa rovinare il fine-settimana all'amica che intendeva chiudersi in casa a guardarsi tutta la terza serie. Ho sentito di piccoli ricatti, dispetti al capoufficio, allusioni, depistaggi. Perfino nelle email bisogna agire con prudenza: un riferimento di troppo e si può distruggere un'amicizia".
(Beppe Severgnini, 11.11.2006)

FAMIGLIA CRISTIANA
L'utopia di House
"Quella del dottor House è solo utopia trasferita in una clinica a 29 pollici".
(Gigi Vesigna, 19.11.2006)

IL FOGLIO
L'onnipotenza di House
"House piace, come piacciono gli eroi solitari, campioni di una giustizia senza legge, amministrata pistola in pugno e mano in tasca, con disinvoltura di modi e di metodi. House è sexy come tutti i maschi impossibili, quelli che fanno dire a ogni donna: io lo cambierò. Naturalmente non è vero. A lui interessa solo il gioco intellettuale di decifrazione dei sintomi, il malato è la mappa del tesoro, va esplorato da cima a fondo, rivoltato come un guanto, verificando le più audaci ipotesi. I suoi pazienti non lo possono amare come i suoi fans. Il dottor House fa trionfare l'asciuttezza e l'astrazione, pur entrando nel dettaglio dei corpi tagliati ed esaminati, con la telecamera che si confonde con gli strumenti per la visione endoscopica. La medicina con lui diventa una scienza onnipotente che si esercita sui corpi ignorando la persona, la sua identità individuale e la sua interezza. Perciò, guardare House sì, ma farsi curare da lui, mai".
(Eugenia Roccella, 23.11.2006)

MATRIX
Altro che "West Wing"...

"Se facciamo dietrologia politica, allora è un telefilm!".
(Antonio Di Pietro, 28.11.2006)

ENTERTAINMENT WEEKLY
A Wisteria Lane è tornato il sole
"Alla sua terza stagione, 'Desperate Housewives' si è finalmente risollevato e dimostra che ci può essere speranza dopo i cedimenti e i tempi bui. Le protagoniste interagiscono maggiormente tra loro, le sceneggiature sono meno scollate, le interpreti s'impegnano a fondo (basta un mezzo sorriso di Marcia Cross per descrivere le emozioni della sua Bree, mentre Teri Hutcher ha finito finalmente di ruzzolare ovunque adesso che ha iniziato una relazione stabile). Ma soprattutto c'è un vero mistero che coinvolge i telespettatori: chi diavolo è Orson, il nuovo marito di Bree interpretato da Kyle MacLachlan?".
(Henry Goldblatt, 10.11.2006)

AVVENIRE
"Bones", un "Crossing Jordan" ridotto all'osso

"'Bones' segue il successo dei vari 'CSI' e anche di 'Crossing Jordan'. La sbrigativa e ironica anatomopatologa protagonista è interpretata da Emily Deschanel, non un volto particolarmente simpatico, così come non lo è quello del suo compagno, l'agente FBI David Boreanaz. Nei primi due episodi la sceneggiatura indugia nei ritmi, inserisce battute e spiritosaggini che forse mirano a stemperare la tensione, ma sono irritanti. Riusciranno a scalzare Jordan e Grissom, i loro antecedenti ormai popolari?".
(Mirella Poggialini, 06.12.2006)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La Murino fa una figura pessima in Bond: finisce uccisa ancor prima che la Cucinotta...!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Io tutte le volte mi chiedo se la Poggialini ha visto, almeno per un secondo, quello di cui parla.

Anonimo ha detto...

la Murino non è poi neanche questa bellezza...!

M-Agnès ha detto...

Bones è una grande serie e la stagione 2 è meglio ancora

Anonimo ha detto...

Io invece mi chiedo se in 007 la Murino è stata doppiata o è la sua voce

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