mercoledì 8 settembre 2010

NEWS - "I Cesaroni" nella bufera! "La Padania" li attacca ("non sono lo specchio di nessuno"), Branciamore replica ("tutta l'Italia è un pò borgatara")
"'I Cesaroni' non sono lo specchio di nessuno". Firmato 'La Padania', che nella pagina degli Spettacoli dedica un articolo alla serie televisiva che "puntuale come le tasse" torna domani su Canale 5. "Alla quarta serie -scrive il quotidiano della Lega-le enciclopediche puntate ricalcano il solito cliche' dei buoni borgatari che tra un bianchetto dei Castelli e un amorazzo finito male, si barcamenano in un Paese dove il furbetto del quartierino vale sempre un pizzico in piu' degli altri". "In molti hanno spiegato che 'I Cesaroni' hanno il pregio di rappresentare la famiglia media di questo Paese. Che le loro storie sono un po' le storie di tutti. Ma da qui a dire che 'I Cesaroni' sono lo specchio degli italiani ce ne corre. La disoccupazione che colpisce i giovani? Solo un fantasma che vaga sullo sfondo della vineria romana. La disperazione di molte famiglie erose dagli odi tra marito e moglie? Tutte rose e viole. Un giardino in cui gli amori svolazzanti si rincorrono senza drammi. Senza lacrime. Senza un reale pathos". "Il resto della fiction -scrive ancora il giornale del Carroccio- e' solo un collegamento tra un innamoramento e l'altro: tutto in perfetta salsa romanesca, compreso, ovviamente, quello dei linguaggio declinato in ogni spessore semantico dai vari personaggi e protagonisti. Abbiamo cercato di trovare anche un solo vocabolo in lingua toscana nel trailer, ma e' stato veramente difficile. Una ricerca inefficace anche con un qualsiasi lanternino verbale. Tutto rigorosamente in dialetto romanesco". "In se' la cosa potrebbe anche non essere del tutto negativa nel rispetto della parlata di quella citta'. Quello che stride -conclude 'La Padania'- e' che si cerca di far passare quelle vicende per storie comuni. No, quella e' una fiction, non rappresenta nessuno. Solo fantasie per una serata da passare sul comodo divano di casa".
"La fiction dei 'Cesaroni' e' una delle piu' viste in Italia. Se la gente continua a vederci vuol dire
che ci accetta per come siamo. Oppure vuol dire che tutta Italia e' un po' borgatara". Risponde cosi', all'ADNKRONOS, Matteo Branciamore, il Marco dei 'Cesaroni', alle accuse lanciate alla fiction targata Mediaset dalle colonne della 'Padania' secondo la quale "le puntate ricalcano il cliche' dei buoni borgatari che si barcamenano in un paese dove il furbetto del quartierino vale sempre piu' degli altri". "Il fatto che il quotidiano del Carroccio parli di noi - aggiunge- vuol dire che facciamo qualcosa di importante che interessa molta gente. D'altra parte, il solito luogo comune di 'Roma ladrona' non sembra mai finire. Non capisco le critiche alla Capitale, la citta' piu' bella del mondo. Critiche gratuite e inutili anche perche' Roma e' molto amata ovunque e non solo da noi romani. Quando vado al Nord, infatti, le persone che incontro apprezzano la nostra citta' e la cultura che esprime: una cultura ricca di calore ed umanita'".

3 commenti:

gemma ha detto...

per una volta sono d'accordo con la Lega

JO ha detto...

CHE DIRE??? W BOSSI!

Vampy ha detto...

Mi vanto di non aver mai visto nemmeno mezzo minuto di questa porcata.
A parte i promo, ovvio, quelli te li sbattono in faccia.

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