NEWS - Allarme Netflix! Disney, Apple e Amazon alla porta per acquisire la società (la politica di essere distributore-produttore di serie tv non regge...)
Articolo tratto da "Il Foglio"
In queste settimane nei consigli d’amministrazione della Silicon Valley
uno dei temi più dibattuti è quello delle Merger & Acquisition.
Non si è ancora spento il chiacchiericcio sul possibile acquirente
dell’affannata Twitter – anche se i potenziali stanno tutti facendo un
passo indietro – ed ecco che arriva sul tavolo un altro bocconcino
prelibato, ovvero Netflix. Al contrario di Twitter, la società che
opera nel campo del SVOD (Subscription Video On Demand) sta andando
apparentemente bene: 80 milioni di utenti totali nel 2016 con una
previsione di crescita a 100 milioni entro il 2018 nei 190 paesi in cui è
presente. Inoltre la produzione di film e serie tv (da “House of Cards”
fino alle ultime “Stranger Things” e “Narcos”) stanno riscuotendo
successo di critica e pubblico. Il vero problema però è che il modello
di business che Netflix ha deciso di intraprendere rischia di non essere
sostenibile se supportato solo con le proprie risorse. Da qualche mese
è piuttosto chiaro che la strada intrapresa dal fondatore e
amministratore delegato Reed Hastings è quella di essere sia un
distributore sia un produttore globale di contenuti online, tuttavia gli
introiti che arrivano dalla crescita (rallentata) degli abbonamenti e
dalle licenze d’uso degli altri network non sono sufficienti. C’è
quindi bisogno di una società madre sufficientemente capitalizzata che
possa sostenere economicamente lo sviluppo del business. Sul podio degli
acquirenti ci sono Disney, Apple e Amazon e ognuna di queste società
ha i mezzi, ma soprattutto degli ottimi motivi, per poter acquistare la
public company di Los Gatos, California. Disney, innanzitutto. La
multinazionale dell’intrattenimento è già in un certo senso partner di
Netflix, avendole affidato la produzione e distribuzione di serie
“Originals” di molti personaggi Marvel (marchio acquisito da Disney nel
2009) come “Daredevil” e l’ultimissimo “Luke Cage”. Inoltre nel
cosiddetto Regno di Disney che contiene network (tra cui la sportiva
ESPN) contenuti di ogni tipo (da Pixar al franchise Star Wars), parchi a
tema e merchandising, un over-the-top come Netflix ci starebbe
benissimo. Apple è alla disperata ricerca di un Ottche funzioni come
“Netflix Killer” visto che la sua piattaforma iTunes per video è ormai
poco efficiente. Cosa di meglio se non acquisire la stessa Netflix e
replicare ciò che ha fatto sulla musica, ovvero acquistare Beats per 3
miliardi di dollari e rinominarla Apple Music? A differenza di Disney
però, Netflix rappresenterebbe uno strumento di marketing per
incrementare le vendite dei suoi device, quindi è evidente che il prezzo
cui è disposta a pagare rischia di essere inferiore rispetto alle altre
pretendenti. Infine c’è Amazon che a oggi risulta essere uno dei
principali concorrenti di Netflix, anch’esso distributore e produttore
di contenuti di intrattenimento tra cui “Transparent” “Mozart in the
Jungle” e l’ultimo “Crisis in Six Scenes” di Woody Allen. E’ evidente
che l’acquisto di Netflix renderebbe l’offerta di Jeff Bezos ancora più
ricca e fortemente integrata (ma forse con qualche problemino con
l’Antitrust). Insomma, gli interessi e le strategie sull’acquisto di
Netflix sono molti: la società con la N rossa non potrà a lungo vivere
solo con le proprie risorse, quindi prima o poi sarà costretta a
vendersi al miglior offerente. Tutto sta capire a chi e soprattutto
quando. Le recenti grosse acquisizioni societarie ci hanno spiegato che
nelle fusioni & acquisizioni il time-to-market è fondamentale e le
dichiarazioni d’intenti valgono ben poco – il caso Vivendi-Mediaset
Premium è ancora davanti ai nostri occhi.
venerdì 14 ottobre 2016
Etichette:
Amazon,
Apple,
Crisis in six scenes,
Daredevil,
Disney,
House of Cards,
Jeff Bezos,
L'EDICOLA DI LOU,
Luke Cage,
Mozart in the jungle,
Narcos,
Netflix,
NEWS,
Reed Hastings,
Stranger Things,
Transparent,
Woody Allen
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento