L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"House of Cards", l'anima nera del potere
"Non
poteva esserci personaggio migliore di Frank Underwood per introdurci
nelle pieghe di Sky Atlantic, il nuovo canale di Sky dedicato alla
serialità televisiva «di qualità», che proporrà le serie americane più
raffinate (c’è un accordo di distribuzione con il canale di culto Hbo) e
le produzioni originali italiane di fiction targate Sky. Bisognerebbe
augurargli lunga vita anche se il rischio di andare incontro a un gusto
molto di «nicchia» c’è. Frank, interpretato da Kevin Spacey, è il
protagonista di «House of Cards», la serie che ha inaugurato le
trasmissioni del canale. È un politico d’esperienza, capo della
maggioranza democratica al Congresso. Mentre impariamo a conoscerlo,
anche grazie ai suoi frequenti appelli diretti allo spettatore, a quegli
«a parte» in cui ci guarda negli occhi, iniziamo a capire che la sua
ambizione non ha limiti, la sete di potere è la forza inarrestabile che
guida ogni sua mossa: «Il potere è come il mercato immobiliare, quello
che conta è la posizione».
Frank risponde non alla morale ma solo
alla propria intelligenza. È un burattinaio spietato che tira nell’ombra
le fila del Congresso, è pronto a sacrificare tutti in nome della
propria rincorsa, solo rallentata dalla mancata nomina a Segretario di
Stato. Uno degli aspetti più interessanti della serie è la relazione di
Frank con la moglie Claire (Robin Wright), che rappresenta la sua «anima
nera»: i due non sono solo una di quelle che negli Usa chiamano «power
couples», coppie di potere, ma condividono un mutuo patto che è l’unica
cosa a cui sono fedeli, ben più che l’uno all’altra. «House of Cards» non
è una serie realistica, non vuole mostrarci i meccanismi della
politica, della macchina governativa americana. Oltre a essere una
miniera di citazioni, è il ritratto crudo di Frank, il racconto
raffinato di un «demiurgo cattivo»".
(Aldo Grasso, 11.04.2014)
venerdì 11 aprile 2014
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