NEWS - Forza, torna a "Dallas"! Da ottobre su Canale 5 il sequel revival con la next generation di J.R.
Articolo di Renato Franco per il "Corriere della Sera"
"Il petroliere texano dell' ultradestra conosce solo due espressioni: il
ghigno perfido con il cappello cafone da cowboy in testa oppure senza.
Di nuovo sui nostri schermi a oltre vent' anni di distanza, che non ne
hanno affatto ammorbidito il carattere. Anzi, è noto, invecchiando si
peggiora. John Ross - abbreviato in J. R., italianizzato in Gei Ar -
indissolubilmente legato a «Dallas», inteso come telefilm, torna a
cospirare come ai bei tempi. Poteva sembrare un' operazione nostalgia -
prendi tre protagonisti di una serie il cui episodio finale della
stagione 1979-1980 venne visto da 85 milioni di americani e li riporti
alle antiche trame. Spesso va male. Invece il nuovo «Dallas» ha evitato
di sembrare una dependance di Villa Arzilla (con tutto il rispetto per
le dependance), tanto che la tv via cavo americana che l' ha trasmesso
ha annunciato già la seconda serie. La prima arriva su Canale 5 in prima
serata dall' autunno (probabilmente ottobre, data da stabilire). La
critica, con qualche distinguo, ha approvato. Per Variety «la serie è
esattamente come dovrebbe essere», in particolare uno dei punti di forza
è «l' abilità di sposare vecchio e nuovo», raccontando la nuova
generazione della famiglia Ewing senza trascurare i «terribili
vecchietti». Come allora al centro della trama ci sono litigi, amori e
intrighi della famiglia Ewing, magnati nel ramo petrolio e nell'
allevamento industriale di bestiame. Ma mentre in passato «Dallas» aveva
raccontato le rivalità per il controllo del greggio tra gli Ewing e i
Barnes, i loro acerrimi nemici, ora l' attenzione si sposta sulla nuova
generazione e la faida si fa interna. Al centro della storia è la lotta
per il potere tra i due cugini, non diversi da cani da combattimento:
John Ross III (l' attore Josh Henderson), figlio di Gei Ar, e
Christopher Ewing (Jesse Metcalfe), figlio adottivo di Bobby, che si
scontrano per decidere il futuro della famiglia. Poi siccome un po' di
sesso non guasta, tra tutte le donne del pianeta, solo una sarà quella
che interessa a entrambi. Tra i reduci di «Dallas» 1978 oltre al Gei
Ar-Larry Hagman (81 anni a settembre, un cancro battuto di recente), ci
sono anche Linda Gray (70), ovvero Sue Ellen, moglie infelice e
alcolizzata di Gei Ar, e Patrick Duffy (63) nel ruolo di Bobby Ewing, il
fratello semibuono di Gei Ar. Perché alla fine, sotto sotto, ma neanche
tanto, una fiammella più o meno viva di rancore e perfidia è nel Dna di
tutta la famiglia, perché quello degli Ewing e dintorni è un mondo
popolato di «cattivi», intuizione che è stata al tempo stesso la novità e
il tratto distintivo della serie tv. Non a caso la passione equamente
divisa per la corruzione, l' alcol e le donne, la convenienza come
regola di vita, la coscienza come inutile orpello dell' anima hanno
fatto entrare Gei Ar in una lista dei venti migliori cattivi del cinema
stilata da Entertainment weekly. Perché guardare oggi «Dallas»?, hanno
chiesto a Larry Hagman: «A quel tempo, vent' anni fa, eravamo in un
periodo di recessione. In quei giorni, la gente doveva rimanere a casa
perché non poteva uscire e andare al ristorante, prendere una baby
sitter e guardarsi un film. Il primo "Dallas" e il sequel sono stati
registrati e vanno in onda nella stessa situazione, entrambi in tempo di
recessione. Così la gente deve guardare "Dallas", altrimenti non ha
altro da fare...». E ride. E sembra di vederlo, il suo ghigno".
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