venerdì 6 novembre 2009

EVENTO - Stasera "Welcome Back ‘80s", la one night che segna il debutto di Leo Grant alla consolle. I lettori di Telefilm Cult sono invitati (sorpresa "telefimica" all'inizio)
Una festa-compleanno in flashback nei scintillanti, esagerati ed indimenticabili Anni Ottanta. Un party che segna il debutto da deejay di Leo Grant, ideatore di quella che già si preannuncia come una serata-evento (anche perché potrebbe essere la prima e l’ultima di questo genere….!). Stasera, venerdì 6 novembre, al Patchuli Cafè di Corso Lodi 51 a Milano, a partire dalle ore 22.00, (ri)vanno in scena suoni, musiche e colori della decade più fantasmagorica del secolo scorso nel corso del party “Welcome back ‘80s”. Spalline alla Mazinga-Z, fard pesante come un campo da tennis in terra battuta, eyeliner marcato tipo “Belfagor”, orecchini monumentali a croce o variopinti, scarpe con la punta ammazza-zanzare-negli angoli, ciuffi degni di un’opera architettonica a volta, collane e paccottiglia in evidenza, spille come se piovessero, camice allacciate fino all’ultimo bottone, sbuffi ed esagerazioni a ruota libera…Per una notte il Patchuli si trasforma in un locale degno della periferia londinese dove negli anni ’80 gravitavano Boy George, i Duran Duran, gli Spandau Ballet e Steve Strange dei Visage. Un miscuglio di look dove i partecipanti sono chiamati a reinterpretare quegli anni – basta una capatina su Google per informarsi, per i più giovani – per far rivivere la spensieratezza e la fantasia che in molti ricordano con nostalgia. Un flashback anche e soprattutto musicale, visto che Leo Grant ha preparato una scaletta ad hoc di brani da ballare in sequenza che svisa dai Depeche Mode ai Soft Cell, dai Duran Duran agli Spandau Ballet, dai Tears For Fears ai Simple Minds, dagli Ultravox ai Talk Talk, spesso con versioni introvabili dei loro successi o recuperati in rarità uscite solo nel mercato nipponico o scandinavo. Un percorso musicale che parte con un antipasto di musica commerciale moderna, per poi linkarsi con i suoni Eighties: tanto per far emergere che la colonna sonora della decade Thatcher ha influenzato più di quanto si possa pensare i generi più attuali come la House e la Techno. Come ci sia un’ affinità tra “Poker Face” di Lady Gaga e “Sweet Dreams” degli Eurythmics, ad esempio. Di come la New Wave sia stato il filone musicale più prolifico di declinazioni (Synth-Pop, New Romantic, Dark, Industrial, Techno-Dance, Post-Punk…). Leo Grant vi aspetta per catapultarvi negli increbili Anni ’80 come in un flashback di “Lost”, compresa una sorpresa “telefilmica” d’apertura…"Welcome Back '80s": se non ci sei, non ci sei mai stato.

2 commenti:

gemma ha detto...

non mancherò!

piero ha detto...

ma è gratis?

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