Stracult e Stracotti - …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl!
L’attesa, per tutti i fan di The Walking Dead, stavolta sarà davvero lunga:
bisognerà infatti aspettare fino al 14 febbraio per i nuovi episodi della seconda stagione. La settima puntata, forse la migliore di questa prima parte, sigla infatti la fine della prima metà della season 2, e per sapere cosa accadrà ora a Rick, Shane e compagnia bella, ci toccherà aspettare (e soffrire) un bel po’. Del resto però, la maggior parte di noi è abituata a restare col fiato sospeso se in passato ha seguito serie come Lost, Dexter e Breaking Bad, solo per citarne alcune che hanno suscitato e suscitano ancora grande pathos e suspense. Approfittando della lunga pausa, questa settimana, per la rubrica Stracult&Stracotti, anziché parlarvi del telefilm top e di quello down, abbiamo deciso di analizzare i punti di forza e i punti deboli della serie della Amc, per tirare le somme e fare il punto della situazione.
Decisamente top questo inizio stagione, capace di toccare le corde giuste e impeccabile nell’affrontare tematiche scottanti e mettere lo spettatore di fronte a una scelta, a mio avviso decisiva: schierarsi dalla parte di Rick o di Shane? Ora che le posizioni dei protagonisti sono chiare e ben delineate, non si tratta di una semplice preferenza del personaggio, quanto di un’intera visione del mondo. Scegliere se appoggiare l’uno o l’altro, significa optare per decisioni eticamente corrette ma rischiose, oppure meramente ciniche ma determinanti per sopravvivere. E voi da che parte state?
Episodi molto discorsivi e introspettivi hanno caratterizzato la serie in questi mesi, arricchendola notevolmente dal punto di vista della psicologia dei personaggi, e suscitando così maggior coinvolgimento da parte del pubblico, per mettere invece da parte la “guerra” con gli Erranti, utili per adesso soltanto a creare impatto visivo nel saltar fuori all’improvviso e regalare allo spettatore il tanto agognato salto sulla poltrona. The Walking Dead regala colpi di scena indimenticabili, emozioni che spaziano dalla paura vera a una genuina commozione, e genera una dipendenza cronica, grazie anche a una regia e a una fotografia a dir poco eccellenti, e a un cast compatto e omogeneo difficile da trovare in altre serie.
Nota dolente della prima metà di stagione, senza dubbio la lentezza che la contraddistingue, poiché non giova affatto all’evolvere della trama, malgrado sia una lentezza voluta, considerando le tematiche affrontate e il perenne conflitto vita-morte. Diciamocelo chiaramente: da quando Rick & Co. hanno varcato la soglia della fattoria, succede poco e niente! Nonostante ciò contribuisca a un’accurata e approfondita analisi di ogni singolo protagonista e implichi una maggior concentrazione sui rapporti di forza tra i personaggi, comporta però un rallentamento notevole della storyline principale, statica per tutta questa prima parte. Stracotti anche gli zombie nella seconda stagione: per ora se ne sono visti pochissimi, e nessuno autenticamente pericoloso. Nessuno, al di là di quelli incontrati da Otis e Shane, o la famiglia segregata nel fienile, sembra aver un ruolo attivo e risolutivo, e anche nel caso di quest’ultimi, vengono sterminati nel giro di pochi minuti.
A voi il giudizio… The Walking Dead: stracult o stracotto?
3 commenti:
per me la seconda stagione è stracotta
mah! non sarei così categorica, la seconda è iniziata col botto, poi si è allentata per raccontare meglio i personaggi e i conflitti, finendo con un colpo di scena che inevitabilmente porterà cambiamenti (si spera). Io un 7 glielo darei...(più di fiducia che altro...)
se WD è uno stracult io sono Maometto
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