venerdì 24 ottobre 2014

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Gotham" ammicca ai fans per non deludere
"Una metropoli dalle tinte scure, soffocante, piena di ombre e priva di luci che non siano artificiali. Un agglomerato caotico di vicoli e sopraelevate. Questa è Gotham, alter ego immaginario dell'iper-reale New York, come si è costruita nei fumetti della DC Comics, nei tre film di Christopher Nolan e ora in una serie tv, «Gotham» appunto, in onda negli Stati Uniti su Fox e in Italia a poca distanza su Premium Action (ogni lunedì, alle 21), dopo l'anteprima in chiaro su Italia 1. Il telefilm, scritto da Bruno Heller (già autore di «Roma» e «The Mentalist»), tiene Batman fuori dallo schermo e dagli eventi narrati, per concentrarsi su quanto è avvenuto prima, sulle origini del mito. L'uccisione dei facoltosi coniugi Wayne di fronte agli occhi del piccolo Bruce, il futuro Cavaliere Oscuro, e la ricerca del colpevole tra depistaggi e false piste, ma non solo: il giovane detective James Gordon (Benjamin McKenzie, già in «The OC» e «Southland»), in coppia con il ben più scafato e disilluso Harvey Bullock (Donal Logue), si muove in un sottobosco criminale fatto di degrado e corruzione, in una città allo sbando e senza punti di riferimento, in mano al boss criminale don Falcone. L'idea del prequel però da sola non basta: se le scene e la fotografia sono molto curate, la scrittura e la recitazione non sono sempre all'altezza. E i richiami costanti alla mitologia di Batman si affacciano sullo schermo, ancora giovani o bambini, molti dei suoi futuri nemici: il Pinguino, l'Enigmista, Catwoman sono forse l'indice più evidente di una narrazione che non trova appieno una sua originalità, ma è costretta a lanciare continue strizzate d'occhio ai fan per risultare interessante". (Aldo Grasso, 23.10.2014)

1 commento:

  1. in parte sono d'accordo con Grasso stavolta: fatto bene, per carità, ma non "morde"

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