L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"The Originals", un agitarsi furioso senza idee
"La televisione è fatta di alti e bassi, di titoli di punta e grandi
successi e di una programmazione minore, che serve più che altro a
riempire tutti i molti spazi che rimangono liberi. Vale per l'Italia, e
questo lo sappiamo bene. E vale per la blasonata tv statunitense: qui,
concentrandoci sempre sulle serie più viste, più amate o più vicine
all'ideale di «qualità», lasciamo spesso sullo sfondo i prodotti meno
ambiziosi. È il caso di un titolo come The Originals, trasmesso negli Stati Uniti dal «network per giovani» The CW e in Italia dal canale femminile Mya (Mediaset Premium, domenica e giovedì, ore 21.15). La
serie è uno spin-off di The Vampire Diaries , è giunta alla seconda
stagione ed è già confermata per una terza. I tre fratelli Mikaelson,
Klaus (Joseph Morgan), Elijah (Daniel Gillies) e Rebekah (Claire Holt,
che però sparisce presto nella seconda stagione), sono vampiri
originali, già presenti nella serie-madre, che si spostano a New Orleans
e cercano di riconquistare il quartiere francese, da cui erano stati
cacciati tempo prima e che ora è al centro di una guerra costante tra
fazioni per ottenerne il controllo. Impossibile ricostruire in
dettaglio la trama, che su questo canovaccio, il ritorno e la
conquista, innesta un complesso intrico di relazioni tra vampiri, lupi
mannari e streghe, di doppi giochi incrociati, di quiete prima della
tempesta e scontri improvvisi.
La serie, creata da Julie
Plec, sfodera tutto l'armamentario fantasy - ipnosi, incantesimi,
sangue, paletti, anelli, pozioni, persino risurrezioni - e occhieggia in
modo evidente a recenti fenomeni di romanzi e film young adult, come
Twilight o Hunger Games : impossibile trovare un mostro che non sia
anche di bell'aspetto. Nomi e categorie si accumulano a ogni
puntata, i piani temporali si confondono, l'agire è sempre determinante:
ma l'impressione è che si tratti di molto rumore per nulla, di un
agitarsi furioso che copre il vuoto di idee". (Aldo Grasso, 11.04.2014)
serie così così, ma Grasso mi pare un pò eccessivo...le serie "senza idee" sono altre!
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