(ANSA) - MILANO, 28 GIU - Spontanei e disinibiti, tatuati e palestrati, eccessivi, ma soprattutto liberi. E' la 'tribu'' dei tamarri, analizzata oggi al Telefilm Festival di Milano insieme ai protagonisti di 'Tamarreide', la docu-soap di Italia 1 che ha puntato i riflettori su questo fenomeno giovanile, seguendo le vicissitudini di otto orgogliosi rappresentanti della specie. ''Per me sono dei ragazzi di strada, non molto diversi da tutti i ragazzi italiani, e mi piacciono per questo - ha premesso Alberto D'Onofrio, regista e ideatore della trasmissione - Tutto cio' che si vede di loro in tv e' vero perche' noi non facciamo un reality. E siamo completamente diversi da 'Jersey Shore' che, si vede benissimo, e' interamente scritto''. Dalla cubista alla vocalist, dal postino al contadino, fino all'unica laureata che pero' il pezzo di carta l'ha ''messo nel cassetto, per fare tutt'altro'', gli otto protagonisti di 'Tamarreide', di eta' fra i 19 ai 25 anni, si dichiarano ''spontanei'', ''liberi di fare quel che si ha voglia di fare'', ''non interessati al giudizio degli altri'' e - ci mancherebbe - indifferenti all'''iprocrisia totale'' delle critiche che sono piovute da piu' parti, ''tanto e' tutta pubblicita' e facciamo piu' serate in discoteca'', ha ammesso la tamarra Marika . ''Difendero' sempre a spada tratta questo progetto - ha aggiunto la conduttrice Fiammetta Cicogna - sono troppo curiosa per fermarmi al mero pregiudizio e ho capito che questi ragazzi che portano le mode all'eccesso sono sinceri e genuini. Spesso hanno delle storie famigliari toste alle spalle, ma, dopo il primo approccio, rivelano il loro lato sensibile e si capisce il perche' di tanti comportamenti''. All'incontro era presente anche Alberto Abruzzese, professore ordinario di sociologia dell'Universita' Iulm di Milano, che ha definito i tamarri delle "tribu' che lavorano molto su se stesse, sul costruire la loro differenza rispetto a un pubblico piu' esteso: lavorano sull'eccesso. Il loro eccesso e' il linguaggio con cui si pongono rispetto agli altri e con cui fanno critica della normalita'".
Telefilm. Quelli che hanno fatto sognare, ridere, piangere, emozionare. Quelli che sono entrati di diritto nella nostra cultura pop. Quelli in attesa di giudizio e quelli rimandati al mittente. Cult e SuperCult, Cotti e Stracotti. News, anteprime, gossip e commenti dal co-autore del "Dizionario dei Telefilm" (Garzanti), di "La vita è un telefilm" (Garzanti), co-fondatore dell'Accademia dei Telefilm e Direttore Artistico del "Telefilm Festival", ideatore del "Gioco dei Telefilm": Leo Damerini.
martedì 28 giugno 2011
(ANSA) - MILANO, 28 GIU - Spontanei e disinibiti, tatuati e palestrati, eccessivi, ma soprattutto liberi. E' la 'tribu'' dei tamarri, analizzata oggi al Telefilm Festival di Milano insieme ai protagonisti di 'Tamarreide', la docu-soap di Italia 1 che ha puntato i riflettori su questo fenomeno giovanile, seguendo le vicissitudini di otto orgogliosi rappresentanti della specie. ''Per me sono dei ragazzi di strada, non molto diversi da tutti i ragazzi italiani, e mi piacciono per questo - ha premesso Alberto D'Onofrio, regista e ideatore della trasmissione - Tutto cio' che si vede di loro in tv e' vero perche' noi non facciamo un reality. E siamo completamente diversi da 'Jersey Shore' che, si vede benissimo, e' interamente scritto''. Dalla cubista alla vocalist, dal postino al contadino, fino all'unica laureata che pero' il pezzo di carta l'ha ''messo nel cassetto, per fare tutt'altro'', gli otto protagonisti di 'Tamarreide', di eta' fra i 19 ai 25 anni, si dichiarano ''spontanei'', ''liberi di fare quel che si ha voglia di fare'', ''non interessati al giudizio degli altri'' e - ci mancherebbe - indifferenti all'''iprocrisia totale'' delle critiche che sono piovute da piu' parti, ''tanto e' tutta pubblicita' e facciamo piu' serate in discoteca'', ha ammesso la tamarra Marika . ''Difendero' sempre a spada tratta questo progetto - ha aggiunto la conduttrice Fiammetta Cicogna - sono troppo curiosa per fermarmi al mero pregiudizio e ho capito che questi ragazzi che portano le mode all'eccesso sono sinceri e genuini. Spesso hanno delle storie famigliari toste alle spalle, ma, dopo il primo approccio, rivelano il loro lato sensibile e si capisce il perche' di tanti comportamenti''. All'incontro era presente anche Alberto Abruzzese, professore ordinario di sociologia dell'Universita' Iulm di Milano, che ha definito i tamarri delle "tribu' che lavorano molto su se stesse, sul costruire la loro differenza rispetto a un pubblico piu' esteso: lavorano sull'eccesso. Il loro eccesso e' il linguaggio con cui si pongono rispetto agli altri e con cui fanno critica della normalita'".
dal vivo, ketty è la più normale e sembra un pesce fuor d'acqua, cristiana é tutto fuor che tamarra, marika una gran tr...uzza, fiammetta figa vera!
RispondiEliminama che belle scarpette sobrie le tipe...da Viale Zara!
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