venerdì 15 dicembre 2017

NEWS - Topolino è diventato Topolone. Disney si pappa Sky (compresa quella italiana) e rischia di far diventare Nonna Papera Netflix schierando le serie tv dei canali Fox, Hulu, FX, Marvel e chi più ne ha più ne metta...

Articolo tratto dal "Corriere della Sera"
Se fosse andato in porto il tentativo fatto anni fa da Murdoch di acquistare Time-Warner o se, più di recente, il governo Usa non avesse posto il veto all'acquisizione della stessa Time-Warner da parte di ATeT, avremmo assistito a operazioni di integrazione orizzontale o verticale enormi ma, comunque, tradizionali. II passaggio della Fox alla Disney ufficializzato ieri ha, invece, le stimmate di un'operazione diversa: fuori dagli schemi, se non, addirittura, rivoluzionaria. La notizia: la multinazionale californiana di Topolino e delle tv compra per 52 miliardi di dollari la 21st Century Fox con le sue attività cinematografiche e molti canali televisivi negli Usa (da FX a National Geographic), in Asia (l'indiana Star TV) e in Europa dove rileva il 39 per cento di Sky Europe di Murdoch: una società televisiva forte soprattutto in Gran Bretagna, Italia e Germania. Disney avrà anche il 3o per cento di Hulu: diventa, così, padrona di questo gigante dello streaming che controllerà con una quota del 6o per cento. Alla famiglia Murdoch, oltre alla società che fa capo alla NewsCorp nella quale sono confluiti i giornali (dal Wall Street Journal al Times di Londra, alle testate australiane), rimangono le reti Fox americane che trasmettono notizie e sport (Fox News, Fox Business, Fox Broadcasting) che confluiscono in una nuova società. Una soluzione che soddisfa il desiderio del vecchio Rupert di continuare a coltivare la passione della sua vita: l'informazione giornalistica, con l'influenza politica che ne deriva. E che serve anche ad evitare un'eccessiva concentrazioni di diritti sportivi (quelli di Fox più quelli di ESPN che è della Disney) sotto un'unica proprietà: si rischiava un veto dell'Antitrust. Messa così sembra una cessione: il vecchio guerriero stanco che, padrone di un gruppo potente ma che perde colpi davanti ai nuovi giganti digitali che lo surclassano per dimensioni degli investimenti cinematografici e gli tolgono fette del mercato tv con lo streaming, vende lasciando una ricca dote ai figli. Solo che questa, più che una cessione, è una fusione. La famiglia Murdoch non riceve denaro ma azioni Disney, diventando primo azionista industriale della multinazionale californiana. Alla fine dell'operazione dovrebbe arrivare a possedere una quota non molto inferiore al 5,9% detenuto dal fondo Vanguard, primo azionista Disney. E qui il romanzo dei destini personali — James Murdoch che, dopo qualche disaccordo gestionale col padre e col fratello Lachlan lascia il gruppo di famiglia per seguire i destini della 21st Centiry Fox, il 66enne Bob Iger, già quasi in pensione, richiamato per gestire questa complicata integrazione fino al 2021 — si mescola con la «rivoluzione permanente» del mondo dell entertainment che fa da sfondo a una fusione che ha, a sua volta, l'aspetto di un work in progress destinato a durare anni. L'accordo annunciato ieri diventerà operativo a metà del 2018 se supererà l'esame del governo Usa, ma poi ci saranno problemi regolatori anche negli altri continenti, mentre a Londra andrà avanti il takeover a suo tempo lanciato da Murdoch sul rimanente 61% del capitale di Sky: ma la nuova società dovrà forse ripartire da zero nel tentativo di scalata. Insomma, una «fusione dinamica» per curare le debo- lezze dei due gruppi che darà loro più forza nello streaming mentre Disney sarà più presente in Asia e in Europa, con un contatto con gli utenti diretto: non più mediato attraverso le piattaforme di terzi. Ma anche un'operazione di cui oggi nessuno può prevedere con esattezza lo sbocco finale, tra possibili interventi dei regolatori e rapida evoluzione delle tecnologie e del business.

3 commenti:

Nanni ha detto...

Tra un pò si pappa pure Premium...

clelia ha detto...

tutto questo in Italia come si ripercuote?

Leo Damerini ha detto...

@clelia scenario di duopolio e mezzo: da una parte Disney (con schierati Sky+Fox+Marvel+Hulu...), dall'altra Mediaset+Vivendi+TIM, in mezzo Netflix e Amazon (se questi ultimi due si unissero formerebbero il terzo polo). Da vedere poi dove si schiereranno Vodafone e i neofiti Google, Facebook...

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