lunedì 26 giugno 2017

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Analogie tra "Veep" e "House of Cards" nell'era Trump
"Quando il produttore Armando Iannucci si è inventato, ormai cinque anni fa, la serie tv Veep, una raffinata presa in giro dell'incompetenza nella politica americana, forse non immaginava che la realtà l'avrebbe da lì a poco messo di fronte a uno scenario più scioccante di quello descritto dalla fiction. L'immaginaria Veep (vicepresidente USA) in questione è Selina Meyer, interpretata magistralmente da Julia Louis-Dreyfus. E la prima donna a rivestire questo ruolo ma soprattutto è una consumata gaffeuse, ha il dono di mettersi continuamente in situazioni imbarazzanti, dalle piccole cose ai grandi temi ed è attorniata da uno staff ancora più incompetente di lei. Su Sky Atlantic è in onda in questo periodo la sesta stagione della serie: nel frattempo, David Mandel ha preso il posto di Iannucci come showrunner, mantenendo intatte la qualità della scrittura e l'ottima gestione del cast. Nella quinta stagione, avevamo lasciato Selina sconfitta alle elezioni presidenziali, dopo che per meno di un anno aveva esercitato la funzione di presidente non eletto. Ora la vediamo alle prese con la necessità di reinventarsi nel suo ruolo di «ex presidente», passando per tutte le classiche fasi del cursus honorurm: conferenze, libro biografico, impegno umanitario, costruzione di una biblioteca a suo nome. Il tutto è affrontato con il suo personale approccio alla vita e alla politica: molte ambizioni e poca consapevolezza dei suoi mediocri mezzi. Grazie alla loro capacità di mantenere un dialogo costante con l'attualità, le serie USA stanno già facendo i conti con l'era Trump. Si è visto negli ultimi episodi di House of Cards, con l'ombra di The Donald proiettata su Underwood, si vede in Veep, dove la questione è più complessa a causa del genere comico: se la realtà supera l'immaginazione della serie, il rischio è che la sferzata satirica dello show ne esca depotenziata". (Aldo Grasso)

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